California (USA)
23 luglio 7 agosto 2004
di Giovanni Soldato
Approfittando dellospitalità di un amico tedesco, alle prese con un dottorato di microbiologia degli alimenti allUniversità di Davis, sono stato, insieme a Marco Isaia, dottorando anche lui al Dipartimento di Biologia Animale di Torino, in California dal 23 Luglio al 7 Agosto. E la mia prima esperienza extraeuropea, e anche se i presupposti del viaggio non erano del tutto ornitologici è chiaro che non ho potuto fare a meno di portarmi dietro il fedele Leika.
Dopo tre giorni di vita "universitaria" a Davis, con tanto di barbecue in giardino in tipico stile americano e varie visite ai laboratori del campus, si decide per laffitto di unauto e la partenza alla volta degli hotspots naturalistici della California centrale che ci vedrà di ritorno dopo 8 giorni e poco più di 2000 miglia di strada percorsa.
Piccola e dovuta nota bibliografica introduttiva: ho acquistato, poco prima di partire, la guida di Sibley Field Guide to birds of Western North America, ben fatta e sicuramente molto funzionale.
Per le informazioni pratiche avevamo con noi la preziosa e immortale Lonely Planet per California e Nevada più una validissima guida alle aree di interesse naturalistico della California (California Wildlife Viewing Guide).
Per la traduzione in italiano dei nomi in inglese, la mia fonte è il già da me citato in altre circostanze, Birds Dictionary di Murray Wrobler. A conteggio finale saranno 1l5 le specie viste, di cui 95 lifers per me, una ventina le specie presenti anche nel nostro paleartico, più una decina di specie rimaste non identificate (hanno troppi Flycatcher e Sparrow spp.!).
23-25 luglio
DAVIS
Qualche sbinocolata tra i giardini e le aiuole del paese permettono di sgranchirsi gli occhi e le dita per sfogliare, praticamente ad ogni avvistamento, la guida. Cornacchia americana (American Crow), Rondine rupestre americana (Cliff Swallow), Ghiandaia della California (Western Scrub Jay), Mimo poliglotta (Northern Mockinbird) sono molto comuni e visibili tra le abitazioni. Molto facile e anche vedere volteggiare praticamente ovunque la Poiana codarossa, vista successivamente in quasi tutti gli ambienti visitati.
25 luglio
LAKE TAHOE CA / VIRGINIA CITY Nevada
Il primo pomeriggio partiamo alla volta del Lake Tahoe, enorme lago di montagna quasi al confine col Nevada, per la strada appena dopo Sacramento i primi Avvoltoi collorosso (Turkey Vulture) in volteggio, anche loro molto comuni in qualsiasi area, sia coltivata che semidesertica.
Arriviamo al lago, enorme e incastonato tra monti ricoperti di conifere, subito un Falco Pescatore si fa ammirare e sparisce dopo qualche minuto tra gli alberi. Sul lago Oche del Canada, una coppia di Smerghi maggiori e sulle spiagge ciottolose molti Merli di Brewer (Brewers Blackbird), sicuramente uno degli uccelli più comuni del Nordamerica. Vedo qui anche i primi Gabbiani della California (Californias Gull).
Dal centro visite parte un breve sentiero ad anello che si snoda tra i boschi delle rive del lago, vedo la bellissima Ghiandaia di Steller (Stellers Jay) e molti confidenti Piuì di bosco occidentale (Western Wood Pewee) simili a grossi e scuri pigliamosche.
Raggiungiamo in serata Virginia City, in Nevada, pittoresco e ospitale paesino in pieno stile Far-West, dormiamo in un tipicissimo motel dove a conciliare il sonno ci pensano i latrati dei Coyotes.
26 luglio
LAKE OF BRIDGEPORT- MONO LAKE YOSEMITE N.P.
Partiamo la mattina e rientriamo in California, breve tappa per pranzo presso un lago visto per caso sulla cartina, dato che era di strada
la visione è folgorante! Brigdeport Reservoire, alle porte dellomonimo paese, rive fangose, vegetazione galleggiante, prati umidi e uccelli ovunque!
In unoretta riesco a identificare giusto quello che non è troppo distante ma è comunque più che soddisfacente
Pellicano bianco americano, Sterna di Foster, Svasso cigno (Western Greebe), Svasso cigno di Clark (Clarks Greebe), il Podilimbo che, letteralmente
abbaia! Poi il Cormorano dalla doppia cresta, abbastanza comune nelle acque interne, Airone bianco maggiore, Folaga americana, tra i limicoli riesco a riconoscere il Corriere americano, il Corriere semipalmato, 2 Totani zampegialle maggiori più molti altri troppo lontani per identificarli. Numerosi anche qui i Merli di Brewer.
Ripartiamo alla volta di Mono Lake attraverso lande semidesertiche e strade infinite che sembrano sempre uguali, per la strada unAquila reale, che, in volteggio praticamente sul deserto, fa il suo effetto, uno Sparviere di Cooper, un gruppetto di Codibugnoli americani (Bush Tit) e lAverla americana (Loggerhead Shrike). Mono Lake è assolutamente fantastico al colpo docchio, di natura vulcanica ha le rive costellate di formazioni di tufo e ammassi di magma raffreddato che spuntano qua e là tra le acque. Viste le particolari condizioni ambientali compresa la forte evaporazione, le sue acque sono molto sodiche e permettono la vita solo alle poche specie che vi si sono adattate. E il più importante luogo di sosta e svernamento degli States occidentali per il Falaropo di Wilson, e qualche coppia vi nidifica anche
sarà che ho sbagliato porzione di lago (è veramente enorme!), oppure il momento, ma non ne ho visto neanche uno!
Mi "accontento" di gustarmi i dettagli del Larus californicus, qui davvero numeroso e vedere da vicinissimo le meravigliose Rondini verdeviola (Violet Green Swallow), le Rondini aliruvide settentrionali (Northern Rough Winged Swallow), le comuni Tortore lamentose americane (Mourning Dove), laltrettanto facile da vedere Tiranno occidentale (Western Kingbird) e la Gazza becconero (Black Billed Magpie). Tra i cespugli del Visitors Centre faccio il mio primo incontro con un Colibrì, è poco più di una grossa libellula, e quando si sofferma qualche secondo riesco a identificarlo come Colibrì rossiccio (Rofous Hummingbird)... stupendo!
La sera siamo in uno dei campeggi dello Yosemite N.P., dopo aver piazzato la tenda, lultima luce del giorno mi permette di osservare ancora il Rampichino americano (Brown Creeper), la Dendroica coronata (Yellow Rumped Warbler), la Cincia delle Montagne Rocciose (Mountain Chickadee) e lo Junco occhineri (Dark Eye Junco) davvero molto comune in tutti i boschi di montagna. Qui il numero di Merli di Brewer che si muove nel sottobosco è incredibile, ad ogni passo se ne fanno alzare una ventina!
27 luglio
YOSEMITE N.P.
Il freddo nella tenda ci fa svegliare allalba, dopotutto siamo a 2.600 mt, con le mani congelate smontiamo tutto e scendiamo un po di quota alla ricerca di un sentiero che ci dia la possibilità di fare un breve percorso tra i boschi del parco. Troviamo un cartello che indica un lago ad unoretta di cammino, il sentiero è molto bello tra altissime conifere e una marea di scoiattoli di almeno 4 specie diverse che corrono da tutte le parti.
Arrivati al lago si apre uno scenario degno dei più classici puzzle Ravensburger, con il fitto bosco di conifere che arriva a ridosso di un lago cristallino che sfuma, su di una sponda, in un prato umido tutto fiorito. Su questo prato vedo un altro Colibrì, il C. calliope (Calliope Hummingbird), e un Passero delle praterie (Savannah Sparrow), sulle rive del lago un Piro piro macchiato e nel bosco un Tordo migratore e una famiglia al completo di Picchio testabianca (White Head Woodpecker). Uscendo dal parco incontro anche una stupenda Nocciolaia di Clark che si fa ammirare prima in volo e poi posata, in tutta comodità.
Andiamo a dormire in un motel a Big Pine, poco più a sud del Parco. Qui sono comuni sia il Passero europeo che laltrettanto casalinga Rondine (Hirundo Rustica).
28 luglio
INYO N.P. ALABAMA HILLS
NellInyo N.P. cè la foresta più antica del mondo, la Ancient Bristlecome Pine Forest, si estende su pendii rocciosi fino a 3.700 mt di altitudine dove praticamente le uniche piante che crescono sono queste conifere (Pinus Longeva) tutte contorte i cui esemplari più vecchi arrivano a 4.700 anni!
Lungo la strada per raggiungere la riserva la sorpresa di un Succiacapre Americano in volteggio diurno in una zona di colline semidesertiche. Il paesaggio è effettivamente surreale, percorriamo a piedi un anello di 4 miglia che attraversa praticamente tutta questa rada foresta. Qui vedo la Ghiandaia dei pini (Pinyon Jay), lo Scricciolo di roccia, la bellissima Dendroica grigia (Black Throathed Warbler), il Picchio muratore pettobianco (White Breasted Nuthatch) e il Picchio muratore pigmeo (Pigmy Nuthatch).
Il pomeriggio ci spostiamo a Lone Pine, allingresso della Death Valley, facciamo ancora in tempo a visitare, poco lontano da lì, le Alabama Hills, location dei più famosi film di John Wayne, posto davvero suggestivo pieno di rocce granitiche affioranti in curiose forme plasmate dal vento. E qui che vedo il primo Gheppio americano, una combriccola di almeno 20 Quaglie californiane che ci attraversano la strada e lAllodola golagialla, che tra laltro non ho mai ancora visto nel "nostro"Paleartico.
29 luglio
DEATH VALLEY
Ci alziamo alle 4 del mattino per attraversare il deserto in condizioni di temperatura sopportabile. Alle 7 siamo al centro della valle, in attesa che apra il Visitors Centre, alle 8, andiamo a vedere Zabriskie Point, sicuramente uno dei luoghi più affascinanti che abbia visto in vita mia
Alle 8 al Centro Visite ci sono 39 C° allombra, ma è decisamente secco e, a meno che non si stia sotto il sole a picco, il calore è decisamente sopportabile, anche verso le 10 che i gradi sono anche 50!
Intorno al Visitors Centre cè della verde vegetazione, grazie a delle falde che fanno sì affiori in superficie dellacqua in modo regolare. Mi passano sopra la testa prima due Aironi azzurri maggiori e poi ben 9 Ibis Facciabianca, molto simili ai nostri Mignattai. Incontro un simpatico birder inglese con cui scambio due chiacchere e ci facciamo dare la check list del parco da un ranger su cui figura il disegno a tutta pagina del Roadrunner, mi chiede se lo già visto in mattinata, non lho visto e non lo vedrò neanche in seguito, spero che lui sia stato più fortunato di me
Che ci crediate o no, tanto per non sfatare il luogo comune dellamericano sprecone, in mezzo alla Death Valley cè un campo da golf soggetto ad irrigazione praticamente continua! Tra i prati bagnati però è un brulicare di passeriformi e riesco a vedere lIttero testagialla (Yellow Headed Blackbird), il Gracchio messicano (Greater Tailed Grackle) oltre agli onnipresenti Merli di Brewer, i Corvi imperiali e i Passeri europei, il tutto condito dai volteggi degli Avvoltoi collorosso.
Ci fermiamo ancora a Badwater, lago salato a quasi 100 mt sotto il livello del mare e a mezzogiorno siamo a Las Vegas, ornitologicamente parlando poco da dire, oltre alle aiuole piene di Gracchi messicani e nota assolutamente non secondaria, il caldo veramente disumano!
30 luglio
Giornata in viaggio da Las Vegas al Sequoia N.P. attraverso quasi 400 Km nel deserto del Mojave. Gheppio americano, Averle americane, Scricciolo (il nostro), Avvoltoi e una splendida tarantola grossa come una mano che ci attraversa la strada nel fondo valle del Sequoia N.P.
31 luglio
SEQUOIA N.P.- LAKE S.ANTONIO
Mattinata dedicata alla spettacolare visione delle sequoie, oltre al famoso General Shermann (11 mt di diametro e quasi 80 daltezza, facciamo qualche tappa lungo la strada che scende dal parco.
A parte i numerosi roditori e un paio di cervi (penso codanera) davvero confidenti, vedo: Picchio delle ghiande (Acorn Woodpecker), Picchio villoso (Hairy Woodpecker), Picchio muratore pettofulvo (Red Breasted Nuthatch), Parula corona arancio (Orange Crowned Wrabler), Tanagra occidentale (Western Tanager), Passero cinguettante (Chipping Sparrow), Cardellino minore americano (Lesser Goldfinch), Picchio vellutato (Dawny Woodpecker), Toui della California (California Towhee), Scricciolo, Junco occhineri, Ghiandaia di Steller, Merli di Brewer, Poiana codarossa.
Per pranzo siamo al Lago di S. Antonio, è pieno di turisti accampati tra tende e camper e si fatica un po a credere che sia tra i luoghi più importanti, nei dintorni, per la migrazione delle specie acquatiche e lo svernamento dellAquila testabianca, riesco a vedere però tra i vari barbecue il bellissimo Passero calandra (Lark Sparrow) e la simpatica Gazza beccogiallo (Yellow Billed Magpie), poi di nuovo il Picchio muratore pettobianco, Passero delle praterie e un paio di Flycatchers non identificati.
Da qui vogliamo raggiungere la costa ma lunica strada attraversa un campo di esercitazioni militari, occorre fare un permesso e lasciare che un simpatico militare che sembra uscito da un telefilm di Chuck Norris ci controlli passaporti e patenti e ci racconti dei suoi avi abruzzesi. Lambiente è molto "spagnolo", sembra il Cabaneros, per intenderci, e, infatti, casualmente le prime specie viste qui sono una coppia di Aquile reali e un bel volo di Aironi guardabuoi, poi fotografo un Coyote e allora tutto torna
Tra sei o sette specie a cui non riesco a dare un nome, riconosco la singolare Fainopelpla (Phainoplepla) e il Ciuffolotto messicano (House Finch).
La sera siamo a Monterey e ci rilassiamo mangiando pesce in un ristorantino al porto, tra i vocalizzi delle Otarie e un invadente Procione che fa di tutto per intrufolarsi tra i tavoli dei clienti! Qui i motel sono decisamente più cari che nellinterno ma è evidente che il valore aggiunto è giustificabile dallincredibile bellezza di queste coste.
1 agosto
LOS LOBOS RESERVE- MONTEREY
In mattinata visitiamo la Los Lobos Reserve che con tanto di Birds Island è un santuario creato per la salvaguardia delle colonie di uccelli marini. Tra scogliere ricoperte di macchia mediterranea e grosse conifere (Cipressi endemici) si aprono meravigliosi scorci a picco sul mare e si possono agevolmente controllare gli scogli affioranti, alcuni molto vicini a riva.
Tra le Foche, le rumorose Otarie e le discrete Lontre Marine è tutto un pullulare di uccelli, sugli scogli 3 specie di Cormorani, quello dalla doppia cresta, qui in minoranza, e poi il Cormorano di Brandt e quello pelagico dal collo sottilissimo, molti i voli dei maestosi Pellicani bruni, i Gabbiani occidentali (Western Gull), e il bellissimo Gabbiano di Hermann, poi qualche Beccaccia di mare di Bacham, una coppia di Urie colomba (Pigeon Guillelmott), Sterne maggiori e un imm. in fase scura di Labbo codalunga che si aggira furtivo tra i Cormorani. Sugli scogli vedo di spalle una figura familiare, è una Nitticora e mi chiedo che ci fa al mare tra pellicani e cormorani.
Nella macchia vedo molto bene il Colibrì di Anna (Annas Hummingbird) e un altro rappresentante delle specie cosmopolite, un bel Pellegrino, che appare però in volteggio poco prima di un bellissimo rapace, questo invece molto "americano", il Nibbio codabianca, anche se è molto simile al Nibbio bianco.
In serata siamo di ritorno a Davis per ristabilizzarci a casa del nostro amico tedesco.
2-3 agosto
YOLO BYPASS WILDLIFE RESERVE - DAVIS
Approfitto degli ultimi giorni in cui abbiamo lauto ancora a disposizione per esplorare per qualche ora, sia il mattino che il pomeriggio del 2 e la mattina presto del 3 agosto, (il pomeriggio del 3 sarà dedicata alla visita di San Francisco), un area a pochi km dal centro abitato di Davis con questo curioso nome. È un ex-zona agricola rinaturalizzata e presenta tra i campi ancora coltivati appena fuori dal perimetro, prati incolti, laghetti con canneti, e vasche tipo risaie ma non coltivate. Nonostante lambiente abbastanza antropizzato e la vicinanza sia di Davis che della zona industriale di Sacramento inanello un bel numero di osservazioni: Nibbio codabianca, Poiana codarossa, Avvoltoio collorosso, Poiana di Swainson, Nitticora, Airone bianco maggiore, Garzetta nivea, Airone verde, Martin pescatore americano, Moriglione dorsobianco (Canvasback), Moriglione americano (Red Head), Gobbo giamaicano, Germano reale, Albanella reale (qui molto più scura della nostra), Gallinella dacqua, Folaga americana, Corriere semipalmato, Corriere americano, Piro piro rettorossiccio (una vasca di risaia completamente piena!), Gambecchio americano (Least Sandpiper), Piovanello occidentale (West Sandpiper), Cavaliere dItalia (spp. Mexicanus), Avocetta americana, Pellicano bianco americano, Sterna maggiore, Sterna zampenere, Ittero alirosse (Red Winged Blackbird), Ittero testagialla, Totano zmpegialle maggiore, Scricciolo di palude, Febe nero, Storno allodola occidentale (Western Meadolark), Cardellino di Lawrence (Lawrences Goldfinch), Gabbiano californiano, Cardellino americano (American Goldfinch), Rondine arboricola (Tree Swallow), Mimo poliglotta, Tiranno occidentale.
Concludendo posso dire che anche la sola visione di molti dei paesaggi ammirati vale già il viaggio di per sé, però indubbiamente tornare, per qualche giorno, ai tempi di quando lo sfogliare la guida quasi ad ogni avvistamento era una necessità, e il trovarsi in difficoltà anche alle prese con gli uccelli del giardino fuori casa è stato davvero divertente e stimolante. Sicuramente interessante è stato aver avuto la possibilità di osservare in tutta calma quelle specie che ogni anno fanno visita al continente europeo in veste di accidentali (vedi i limicoli spp.).
Per quanto riguarda i dettagli logistici, tutti i luoghi di interesse naturalistico sono ampiamente accessibili e fruibili (fin troppo!), e anche il più isolato paesino sperduto nel deserto non manca di nessuna comodità. Il motel è una opzione decisamente comoda ed economica per gli spostamenti on the road (dai 50 ai 70$ nellinterno, intorno ai 100$ a Monterey, sempre con doccia, 2 letti, TV), laffitto della macchina costa poco meno di 500$ per 10 giorni, con tutte le assicurazioni del caso e comunque era una Chevrolet di quasi 5mt con bagagliaio immenso. Per mangiare si spendono cifre più che ragionevoli e con un po di attenzione si riesce anche ad evitare la resa incodizionata del fegato.
Occhio alle Vedove Nere, anche se è un ragno per nulla aggressivo, cè ne sono ovunque, soprattutto dietro i cartelli informativi nei parchi, nelle cabine telefoniche, sotto i tavolini da barbecue, nelle toilette e nei bagni chimici dei luoghi turistici, ecc