I "Quaglioni di Romagna" vincono il Big Day 2019
E’ stato un derby emiliano-romagnolo: due squadre I Quaglioni di Romagna al loro debutto e gli ormai rodati "Barbazgn" al loro quinto Big Day consecutivo e campioni in carica con il record italiano nella 24ore (164 specie, nel 2018) competono sullo stesso territorio. Terza squadra in gara, i "Piro piro pugliesi" già partecipanti nel 2016 e con il record personale di 125 specie nel 2013.
I Quaglioni, al secolo MATTIA BACCI, LEO AGOSTINI, CARLO MARIA GIORGI e GIUSEPPE MOLINARI si impongono sui corregionali (Alessio Farioli, Andrea Ravagnani, Giuseppe Rossi, Michele Scaffidi) con 135 specie a 123.
Terzi i Piro piro pugliesi (Laura Cogotzi, Pietro Chiatante, Pasquale Stoppa) con 95 specie.
L’equipaggio dei "Quaglioni di Romagna"
Le specie complessivamente osservate sono state 173.
Ecco il report dei "Quaglioni".
Specie viste : 135 Km percorsi : 270
Ora di inizio : 07:00 Ora di fine : 21 15
Sveglie che non suonano e grande pigrizia fanno in modo di ritrovarci a partire alle 07:00 con almeno un’ora abbondante di luce già persa alle spalle....
Breve passeggiata nelle campagne forlivesi vicine al punto di ritrovo (casa di Carlo) e iniziamo ad aggiungere specie alla lista, tra le cose più carine STIACCINO, PRISPOLONE (unico di giornata), LUì VERDE e UPUPA.
Partiamo velocemente in direzione della montagna che si rivelerà magra di specie (condizione dettata dal brutto tempo attorno ai 1000m slm), tra le poche specie annotiamo il LUì BIANCO e per fortuna il RAMPICHINO ALPESTRE. Attorno alle 11:00 inizia la discesa verso la collina, ma prima ci fermiamo in zona Corniolo, appena fuori dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi nella grossa frana che si è distaccata qualche anno fa a Poggio Baldi. Qui si mostra subito il FALCO PELLEGRINO e la RONDINE MONTANA assieme a FANELLI, STERPAZZOLINE DI MOLTONI, CORVO IMPERIALE, BIANCONE e TOTTAVILLE, all’improvviso in insperato CALANDRO e dopo poco la sorpresa più grande, su una roccia un meraviglioso maschio di CODIROSSONE (erano più di 20 anni che non veniva osservato nel forlivese) un grande lifer personale!!!
Logicamente ci perdiamo un po’ di tempo e ci troviamo ancora in montagna alle 13:00, di corsa a fare una sosta al forno a Santa Sofia dove vediamo un PIRO PIRO PICCOLO sul fiume che sarà anche (incredibilmente) l’unico della giornata. Breve giretto di un’ora per le colline (anche queste poco fruttuose) con l’aggiunta di ALBANELLA MINORE, LODOLAIO, STERPAZZOLA e STERPAZZOLINA COMUNE. Recuperiamo al volo il RAMPICHINO COMUNE che non avevamo trovato in montagna.
Breve sosta alle ex- vasche dello zuccherificio di Forlimpopoli che ci permette di aggiungere gli l’unico TARABUSINO e CORRIERE PICCOLO della giornata.Sono le 15:30 e dobbiamo ancora arrivare nelle zone umide della costa....
Alle 16:15 siamo alla Piallassa della Baiona (Ravenna) dove in breve aggiungiamo fra gli altri MIGNATTINO COMUNE, PIOMBATO e ALIBIANCHE, GABBIANELLO e FISTIONE TURCO. Diretti a Valle Mandriole con MIGNATTAIO, SGARZA CIUFFETTO, OCA SELVATICA, PITTIMA REALE e altri limicoli ed anatre.
Affaccio sulla spiaggia a Lido di Spina, ci sorvola un FALCO PESCATORE, in mare due bellissimi LABBI che inseguono BECCAPESCI e STERNA COMUNE, passano anche PIOVANELLO TRIDATTILO e BECCACCIA DI MARE, nel retro-duna una BALIA NERA (l’unica). In velocità alle Saline di Comacchio (ci manca ancora il Mezzano!!), recuperiamo GABBIANO ROSEO, PIOVANELLO COMUNE e poco altro.
Arriviamo verso Valle Pega con meno di un’ora di luce a disposizione, per fortuna si fa vedere la GHIANDAIA MARINA e la prima CUTRETTOLA della giornata (non sapevamo se ridere o piangere...).. Recuperiamo l’AVOCETTA (!!) a Valle Zavelea assieme a CHIURLO PICCOLO e FISCHIONE. Purtroppo il Mezzano a buio non ci offre più nulla se non una CIVETTA e un SUCCIACAPRE verso la via di casa.
Siamo stanchi e svogliati per un giro a notturni e decidiamo di finirla qui.In conclusione come prima partecipazione direi che non è andata male anche se abbiamo mancato specie semplici come allodola, passera mattugia, culbianco, assiolo e qualche limicolo... Qualche rimpianto per essere arrivati nelle zone umide così tardi e la conseguente perdita di specie possibili, ma va beh è pur sempre la prima volta, il prossimo speriamo di arrivare a traguardi più alti, magari 150 specie.