Nel 2021 EBN Italia il birdwatching italiano ha compiuto vent’anni di associazione! Nello statuto dell’associazione, la finalità vent’anni fa è la medesima di oggi e come recita l’articolo 3 "si propone la diffusione dell’osservazione e riconoscimento in Natura degli Uccelli (birdwatching) anche nell’intento di acquisire conoscenze utili per la tutela, valorizzazione dell’ambiente, della Natura e dell’avifauna".
Sulla rivista Quaderni di birdwatching, abbiamo dedicato un numero speciale ai vent’anni. Qui proponiamo la prima parte (.pdf). con tre interviste sui protagonisti del birdwatching nel secolo scorso, Renato Massa, Francesco Mezzatesta, Fulco Pratesi.
2001
Le battaglie del passato in campo ambientale sono i successi di oggi, che spesso vengono dimenticati. La parola “adorno” magari non suscita più nessuna emozione oggi e qualcuno farà fatica a capire cosa significhi, perché questa tradizione non si pratica più sullo Stretto di Messina. Sono passati solo vent’anni ma ce ne sono voluti altrettanti per estirparla. La caccia era una tradizione per così dire “culturale”, anche se il termine che si addice meglio sarebbe “barbarie”, praticata dagli abitanti delle alture del messinese e del reggino sulla sponda calabrese dello Stretto. Tra la fine di aprile e maggio gli abitanti venivano presi da una frenesia maniacale e si assiepavano a sparare ai Falchi pecchiaioli provenienti dall’Africa. Secondo quanto asserivano i vecchi, chi non riusciva a sparare a un pecchiaiolo veniva deriso e chiamato “sindaco”, qualcun altro legava l’uccisione dell’animale all’essere più o meno “becco” o “cornuto”. Questi aspetti sono più leggenda che realtà dei fatti: perché non si creda che gli abitanti di San Biagio, Santa Rosalia o di Castanea delle Furie negli anni ’80 e ’90 vivessero in un mondo parallelo o nel Medioevo. Un po’ rustici e trucidi forse, ma perfettamente in grado di capire che sparare ai falchi era un gioco ignobile. Solo che era permesso farlo, impunemente. Una sorta di tiro al piattello, tanto i falchi non erano di nessuno e nessuno avrebbe richiesto un risarcimento.
Nel maggio del 2001 chiediamo alla “pasionaria dello Stretto” di poter organizzare un meeting sullo Stretto. Chi è lei?
Si chiama Anna Giordano e ha fatto della sua vita una battaglia per l’ambiente. È fondatrice e presidente dell’associazione MAN (Associazione Mediterranea per la Natura), è tutt’ora sotto protezione per minacce alla sua vita. Le hanno sparato contro le finestre di casa.
Arrivare sulle montagne dello Stretto è un’emozione molto forte. Difficile trasmetterla. Immagini a volte pesanti, anacronistiche. Ci sono i bunker ad esempio: non servono a contrastare un’invasione nemica ma si tratta di bunker in cemento armato costruiti appositamente per sparare ai Pecchiaioli senza essere visti. Il Monte Ciccia, l’ultimo ostacolo prima di scivolare verso il mare, ne ha diversi. Nell’anno 2001 la situazione non è da guerra civile come ci racconta Anna, ma qualche sparo si sente ancora. Essere lì in tanti con i binocoli è una testimonianza importante. La cosa più brutta è infatti lasciare i nostri eroi ed eroine, da soli. Al quadrivio di Portella qualche macchina locale strombazza, si sente qualche parola che noi “forestieri” non capiamo ma i nostri amici siciliani sì. Sono sfottò, diciamo…
Sul campo a guardare il passaggio troviamo Bill Clark, autore di "A field guide to the raptors of Europe", all’epoca ancora disponibile solo in inglese, ora tradotta in italiano. Bill è un omone alto 1,92 con cappello e un po’ di insolazione “da campo” sulla pelle chiara. Quando vedi uno straniero che viene nel tuo Paese per vedere di scongiurare l’eccidio dei suoi beneamati rapaci, non sai che dire. “Grazie per essere qui”, “Scusa sarebbero compatrioti ma non sanno quello che fanno”: un po’ d’imbarazzo c’è…
Il 30 aprile, complice un vento lieve di scirocco che faceva abbassare la traiettoria di volo dei rapaci, si è sparato a Rometta. E lo stesso giorno, purtroppo, una delle anime del campo WWF, Lucia Romano, è stata aggredita a male parole da un uomo il cui fratello aveva un conto aperto con la giustizia per bracconaggio. Per fortuna alcuni presenti hanno trattenuto il folle da commettere atti di maggiore gravità. E il 1° maggio, con la montagna piena di gitanti, deve intervenire il Corpo Forestale perché un tizio a Salice si fa vedere in giro con il fucile. La cosa più interessante è però quella di riempire i locali e gli hotel. Portiamo quaranta persone sullo Stretto per vedere i falchi. Ci facciamo vedere ovviamente. Un’esperienza unica è quella di entrare con il binocolo nel bar a Castanea, dove tutti sanno perché sei lì, per prendere una “briosce” con granita.
Parlando di uccelli, lo Stretto è una vera e propria palestra per i rapaci e i grandi veleggiatori. Poiana codabianca, Capovaccaio, Albanella pallida, Albanella minore, Albanella reale, Aquila minore, Falco della Regina, Lodolaio, Falco cuculo, Grillaio, Gheppio, Falco di palude, Poiana delle steppe e tantissimi Pecchiaioli. Eravamo tutti a invocare il Big Day, quello dei 1.000 e più falchi al giorno, evento che non c’è stato e che forse quest’anno non ci sarà. Solo il 1° maggio, però, una grande termica di 132 Pecchiaioli ravviva la scena; per il resto passaggi di 200-300 individui al giorno. E i partecipanti? Come dice Giovanni La Grua, che all’epoca non sapeva che poi sarebbe diventato il referente EBN in Sicilia, “non si sa se è più bello vedere tutti quei rapaci o conoscere i nuovi compagni di avventura”, ripetiamoli, riscriviamoli a distanza di 20 anni: Domenico e Giuseppe Viggiani, Francesco Palazzolo, Andrea Ciaccio, Daniele Aliffi, Santino Di Carlo, Ugo Mellone, Angelo Nitti, Francesco Vita, Giovanni Abete, Roberto Gildi, Manuela Tomassetti, Carlo Catoni, Ernesto Occhiato, Claudia Valoriani, Fabio Mirandola, Guido Premuda, Andrea Tarozzi, Sergio Mantovani, Luca Bagni, Leo Cocchi, Fausta Lui, Franco Trave, Maurizio Sighele, Andrea Nicoli, Silvio Bassi, Ottavio Janni, Roberto Garavaglia, Gianni Conca, Alberto Artiglia, Tiziana Pollono, Roberto Macario. Dall’estero, Michael Sammut da Malta e Dermot O’Mahony dall’Irlanda.
Dal 7 al 9 dicembre si organizza l’ottavo meeting nazionale a San Rossore. Si tratta di un’ex tenuta presidenziale, ora sotto la gestione della Regione Toscana, alle porte di Pisa, area naturale con una vastissima superficie (4.800 ha) e con una grande varietà di ambienti, boschi di pino marittimo, e misto a latifoglie, alcune importanti aree umide (Le Lame, il Lago di Massaciuccoli) e la macchia dunale. Organizzarci un meeting dormendo all’interno è un’idea che ci solleticava da tempo, resa possibile da Sandro Canci, Samuele Manfrin e Norma Zanetti che hanno chiesto i relativi permessi. Si soggiorna alla Sterpaia che aveva da poco ospitato il primo ministro britannico Tony Blair. I partecipanti son ben 57, provenienti da tutt’Italia. La cosa più eccitante non è solo quella di entrare in un’area vietata al turismo di massa ma anche di partecipare alla programmata gara di birdwatching. La gara è a coppie, una “testa di zigolo” cioè un apprendista, con una “testa di serie”. Sono 22 le squadre partecipanti e la sorte accoppierà Andrea Corso con Silvia Torelli, Emiliano Arcamone con Laura Bonanno, Daniele Occhiato con Giuliana Pirotta, Maurizio Azzolini con Gianni Conca e così via. I vincitori saranno proprio la coppia Corso-Torelli con 60 specie. Si visita in trenino San Rossore e in 63 e ci godiamo il tramonto sulla spiaggia praticamente selvaggia della tenuta. In serata conferenza di Andrea Corso su “Gli accidentali cosa sono e a cosa servono”. Andrea spiega che cos’è la reverse migration, la shadow of vagrancy e porta come esempi il Luì del Pallas e la Cannaiola di Jerdon. Poi parla di “nuovi” accidentali, di quelle specie che tendono a essere segnalate maggiormente nelle ultime decadi a causa di movimenti di popolazioni su larga scala: Cutrettola testagialla orientale e Gabbiano del Pallas e del Caspio come specie alla ribalta, e per terminare, Culbianco isabellino e Monachella del deserto come specie il cui andamento demografico risulta incerto. A distanza di vent’anni, a voi le conclusioni: ci ha preso o no?
Si conclude a Marina di Vecchiano, un luogo che a distanza di decenni è sempre vivo nella mente del birder. All’epoca non si conosceva molto della sua avifauna, ora abbiamo una check list di 242 specie. Uno degli hotspot italiani più emozionanti, grazie soprattutto a chi ci fa osservazioni regolarmente. Nel dicembre 2001 vedemmo 18 orchi marini, Svasso cornuto, Strolaga minore, Sula e Labbo.
È stato l’anno della fondazione della nostra associazione. Passo necessario, non perché ci tenessimo particolarmente ad assegnare delle cariche sociali e degli incarichi, ma imprescindibile per organizzare eventi con tanti partecipanti. La domanda che ci veniva posta con più frequenza era: “Chi siete? A chi intesto la ricevuta?”.
Sembrerà singolare pensare che un atto costitutivo sia determinato da esigenze marginali come quella di gestire una contabilità corrente, ma EBN Italia è nata perché credevamo al birdwatching come evento sociale. Quello che è diventato uno slogan per la nostra associazione: “Condividere le stesse emozioni”. E considerando che gli uccelli sono un momento spesso effimero, prendono e se ne vanno, questo ha di per sé dell’incredibile. La data della fondazione con scrittura privata tra Ruggieri, Nicoli e Sighele è dell’8 ottobre 2001, segno Bilancia. Il 20 novembre invece viene registrata presso il Tribunale di Verona la testata Quaderni di birdwatching. Il primo consiglio direttivo è rappresentativo di un’Italia che ci crede: Luciano Ruggieri (Piemonte), Maurizio Sighele (Veneto), Andrea Nicoli (Lombardia), Menotti Passarella (Emilia Romagna), Alessandro Iacopi (Liguria), Sandro Canci (Toscana).
Perché EBN Italia ha il Piovanello tridattilo come logo? Innanzitutto perché non è un uccello banale. Uno di quegli uccelli colorati o sovraesposti che conoscono tutti. Di piovanelli ne esistono molte specie, molti piumaggi e colorazioni. Il tridattilo è un uccello distribuito come nidificante sulla tundra dell’emisfero settentrionale ma va a svernare in quello meridionale, dal Sud Africa alla Terra del Fuoco e Nuova Zelanda. Un uccello cosmopolita insomma, presente su quattro continenti. Ma, soprattutto, è stato scelto perché ha tre dita del piede che ricordano le tre dita con cui normalmente si batte sulla tastiera di un computer. E come sapete, noi siamo “quelli di Internet” (cit.). Ma se voi riuscite a scrivere regolarmente al pc con più dita, segnalatecelo eh?
2002
All’alba del nuovo millennio, si vociferava della sussistenza di una piccola colonia di Gallina prataiola nel Tavoliere delle Puglie, un piccolo nucleo che qualcuno era anche riuscito a vedere.
A noi sono sempre piaciute le favole e ci siamo spesso lasciati cullare dai sogni, così pensiamo subito a organizzare un meeting in terra pugliese. Senza parlare di Frattarolo. Adesso nessuno se lo ricorda, ma Frattarolo è un’area umida nel Golfo di Manfredonia dove nel 1989 è stato segnalato il Chiurlottello in Italia e ancor di più, 18-19 esemplari dal gennaio al marzo del 1995, uno degli ultimi stormi di questa specie osservati nel nostro Paese. E poi si parla dell’Oasi del Lago Salso come sito di reintroduzione di un’anatra mitica, il Gobbo rugginoso. Così, grazie a Giuseppe Nuovo e Angelo Nitti, organizziamo il meeting dal 27 al 29 aprile con 36 partecipanti. Grande successo con 139 specie osservate complessivamente. Visitiamo l’Oasi LIPU del Lago Salso ospiti di Vincenzo Rizzi, poi le saline più grandi d’Europa, quelle di Manfredonia, e infine la Foresta Umbra, dov’era dato ancora presente il Picchio dalmatino mentre ora sappiamo che è estinto.
Poi c’è la questione “gabbiani”. I gabbiani in Italia sono ancora un taxon oscuro: si parla di Gabbiano reale pontico o Gabbiano del Caspio come nuova specie ed entità semi-sconosciuta, così dopo aver avuto tante emozioni durante il pelagic trip genovese, decidiamo che i gabbiani di Chioggia possono valere un meeting in terra veneta, anche grazie al nostro consigliere nazionale Menotti Passarella. A Chioggia nella Chiesa di San Nicolò, ora auditorium, si organizza una conferenza sui gabbiani. È anche occasione per festeggiare il primo anno di associazione con 600 iscritti alla mailing list e 212 soci. L’indomani si organizza una nuova gara di birdwatching a coppie, dopo il successo di quella di San Rossore, nell’Oasi LIPU di Cà Roman. Vince la gara la coppia Igor Festari-Luca Ravizza con 41 specie su un totale di 73 e si aggiudicano il CD-ROM Birds of Macaronesian Islands degli olandesi Cursorius. In serata si festeggia il record italiano della 24ore (o Big Day) presso il Centro Airone di Bruno Moretti e Cristina Regazzo che ci ospitano. Si tratta del record dei Frullini Furlani, al secolo il britannico trapiantato a Duino (TS) Paul Tout, Tarcisio Zorzenon e Luigi Felcher: record strabiliante per l’epoca di 151 specie in FVG.
La domanda che ci viene posta è: “Ma come fate a essere sicuri che gli uccelli che hanno visto non se li siano inventati?”. Ecco, questa di avere fiducia nelle osservazioni degli altri è una delle cose che più stupiscono i non-EBNnini: come se in una competizione “sportiva” la prima cosa da fare fosse quella di imbrogliare o, peggio, quella di dover essere esaminati. È un bello spirito, no?
Si conclude il meeting al faro di Gorino. Il consigliere Menotti Passarella propone di fondare una mailing list dedicata all’attività anti-venatoria: un libro bianco sulla caccia, chiamato Popolo migratore. La mailing list chiuderà dopo alcuni anni per inattività.
2003
Cos’è un accidentale? Il nostro amico Fernando Spina aveva una sua idea provocatoria sull’argomento: “Gli accidentali non esistono!”. Questo è quanto era emerso durante la tavola rotonda del Congresso di Ornitologia del 2001. A distanza di vent’anni possiamo dire che Spina aveva ragione. Dal suo punto di vista, gli accidentali non servono a niente, ergo non esistono.
Ma il 12 gennaio 2003 viene fuori la bomba che nessuno si aspettava. All’Oasi della Tomina di Modena, viene fotografata una strana averla. È un’Averla bruna (Lanius cristatus), una specie che normalmente nidifica in Cina centrale ed era stata osservata solo sette volte nel Paleartico occidentale. Si trova nel posto sbagliato a passare l’inverno, ma al momento giusto. È la prima osservazione per l’Italia e diventa l’evento epocale che cambia il mondo del birdwatching in Italia. Saranno almeno 300 le persone che andranno a vederla (l’animale sarà anche inanellato, pertanto è presente anche nell’archivio ISPRA). La bestiola sparirà il 6 febbraio, si spera per tornarsene da dov’era arrivata. L’Averla bruna della Tomina non sarà il primo accidentale MEGA (anche questo termine è mutuato dagli anglosassoni) del 2003 e non sarà neanche l’unica Averla bruna vista in Italia in questi vent’anni perché ce ne sarà una seconda a Osoppo (UD) nell’inverno 2019-20.
Proprio dal 2003 pensiamo che fosse importante raccogliere tutte le osservazioni particolari, di specie rare o minacciate e perché no anche di accidentali, su una pubblicazione a parte, così facciamo nascere l’Annuario di EBN Italia che diventa un punto di riferimento ornitologico per molti libri e articoli scientifici.
In Italia i pelagic trip diventano una moda. Originariamente inventati per vedere quegli uccelli che difficilmente si avvicinano perché rimangono sul margine delle piattaforme oceaniche, attirano ora in Italia decine di persone tanto da doverne organizzare uno all’anno per soddisfare tutte le richieste.
Il 1° marzo 2003 se ne fa uno con partenza da Piombino a Palmaiola a cura del consigliere Paolo Maria Politi. È qui che si fa la storia dei “pelagici” in Italia e si introduce la parola “chum”. Il chum è un misto di teste di pesce, olio rancido e popcorn o altro materiale così leggero che galleggia sull’acqua, utile per attrarre gli uccelli dietro la barca. Diciamo la verità: fa così schifo che nessuno lo ha mai preparato bene in Italia, perché bisognerebbe lasciare l’olio settimane prima a marcire con le interiora di pesce, cosa che è improponibile perché la puzza di marcio fa soffrire regolarmente metà dei partecipanti, al di là del mal di mare. Ma quel giorno, il chum ci offre una cosa che mai capiterà di vedere successivamente. Oltre alle Berte maggiori e alle minori che seguono la barca, a un certo punto arriva “una cosa”. “Cos’è quello?” si urla. “Quello” è una Berta grigia. Nidifica nei mari tropicali, sull’isola di Tristan da Cuna, e sarà la nona osservazione di sempre per l’Italia. Non sarà l’ultima perché nella nostra idea di raccogliere tutte queste bestie strane nell’Annuario, ne registriamo altre tre (2011, 2017, 2020).
Nel pomeriggio, guidati da Paolo Politi, visitiamo l’Oasi WWF di Orti Bottagone, che è ancora deturpata dalla linea elettrica sui laghi principali, linea attualmente interrata da Terna. Oggi a Orti nidifica il Falco pescatore, all’epoca era fantascienza solo pensarlo. L’indomani si fa una nuova gara di birdwatching nel Parco di Migliarino-San Rossore e la star della giornata sarà un’Aquila di mare. La media delle specie sarà di 45 con i vincitori (Festari/Pirola) con 57. Premiazione con la presenza dell’assessore all’ambiente di Vecchiano, Massimiliano Angori, attualmente sindaco.
Grazie al prof. Giuseppe Bogliani e al Comune di Sartirana Lomellina (PV) viene organizzata una visita al Monumento Naturale “Garzaia Lago di Sartirana”. Si tratta di un’antica lanca del fiume Sesia che ospita una garzaia in cui nidificano tutte le specie di ardeidi coloniali presenti in Europa (Airone cenerino, rosso, guardabuoi, bianco maggiore, Garzetta, Nitticora) affiancati da Spatola e Mignattaio. A completare il quadro, all’interno della riserva sono presenti Tarabuso, Tarabusino e Falco di palude.
Il meeting autunnale si organizza in Alto Adige, in Val Badia. Sarà un posto che nessuno dimenticherà più dato che ci siamo tornati più volte.
Ogni meeting è una scoperta nuova per noi birdwatcher italiani. Ogni meeting ha una specie target, e pazienza se non riusciamo a osservarla. L’importante è la ricerca, la “recherche” proustiana. In Alto Adige vi sono molte specie target da vedere, ma quell’anno ne tickiamo (altro neologismo) una particolare: l’Urogallo o Gallo cedrone. Ne vedremo cinque, svegliandoci alle 3 del mattino. Cosa ci capiterà di vedere condotti da Renato Sascor, Maurizio Azzolini e Roberto Maistri? La Civetta capogrosso che esce dal foro dove stava nascosta come nelle migliori guide, Civetta nana che canta di giorno sulla punta di un peccio, Picchio tridattilo che esplora la corteccia di mugo, Picchio cenerino, Fagiano di monte e la Pernice bianca nel Parco Fanes Senes Braies. Cosa volere di più?
Viene organizzata la giornata di pulizia a Bocca di Serchio con Legambiente, WWF, LIPU e GeoFor. Si pulisce la spiaggia che abbiamo imparato a conoscere facendo birdwatching. La quantità di plastica (50 quintali) portata dal Tirreno sulla spiaggia è impressionante. All’epoca non si parlava ancora di inquinamento da plastica ma tutti noi ci chiedemmo se quello era un evento eccezionale o solo un esempio di tutto il litorale. La pulizia avrà poi periodicità annuale.
2004
È l’anno dei gabbiani accidentali. Un adulto di Gabbiano sghignazzante viene osservato sul litorale di Sanremo a metà gennaio e vi rimane fino a fine febbraio attirando molti birder, visto che si tratta della seconda osservazione italiana. Lo stesso individuo, chiamato Atze perché è stato inanellato in estate in Germania, ritorna a Sanremo a novembre. Un altro gabbiano americano, un Gabbiano di Franklin, viene osservato a Molfetta a gennaio. Ma non basta. Una Gavina americana, seconda osservazione italiana, si fa vedere a Venezia da febbraio a marzo. Anche questo individuo attira moltissimi birder anche perché ritorna a svernare negli inverni successivi.
L’altro evento epocale è l’influsso migratorio di Aquile minori da ottobre a novembre, migliaia di individui che invadono dalla Penisola iberica tutta l’Italia, con 18 su 20 regioni coinvolte e un numero cospicuo di individui svernanti. Una cosa mai vista!
EBN Italia celebra con il rinfresco l’entrata ufficiale nella prima edizione della Fiera del birdwatching. Allo stand arrivano graditi ospiti: Elena D’Andrea, all’epoca neo Direttore Generale LIPU, Pierandrea Brichetti, Emiliano Arcamone, Francesco Corrà all’epoca responsabile della Swarovski Italia, Diego Miotti general Manager della Miotti Ottica, Daniela Brambati della Auriga srl, Menotti Passarella e Sandro Brina e tutto il popolo di birder partecipanti al meeting. Si gira il Delta in pullman e i mezzi sono ben due. Si parla di vedere le Sterne di Rüppell che in alcune occasioni hanno frequentato la Foce del Logonovo, nel periodo in cui nidificavano in Italia. Il primo giorno facciamo un giro alle Saline di Comacchio, a Boscoforte e a Valle Mandriole e vediamo complessivamente 102 specie. Nel tardo pomeriggio c’è l’assemblea dell’associazione a Palazzo Bellini. Si parla dell’importanza dei nodi dell’associazione, parlano Igi Beraudo di quello cuneese, Giuseppe Nuovo di quello pugliese e Andrea Ciaccio di quello siciliano. Si conclude l’assemblea con il Photocontest con premi messi in palio da Swarovski Optik. Vince Brian Perroud. Cena sociale a Lido di Spina con Assiolo che canta dai pini fuori dal locale. La prima Fiera del birdwatching fu un successo clamoroso. La direttrice di Delta2000 ha stimato che la Fiera fosse stata visitata da 23.000 persone. EBN Italia lo ha vissuto come una festa e ha dimostrato che l’associazione esiste, è viva ed è molto unita. Soprattutto al di là delle belle parole di molti, è uno degli interlocutori privilegiati per lo sviluppo del birdwatching in Italia, potendo vantare un risultato concreto che altri non hanno. Un gruppo di 120 persone, venute anche da lontano, che hanno alloggiato in loco per due notti, hanno fatto “i turisti del birdwatching”, hanno mangiato e vissuto l’evento non in maniera virtuale. Se si dovessero identificare i veri target della promozione turistica del delta, certamente EBN Italia ha fatto ampiamente la sua parte. La maggior parte delle persone che giravano in Fiera con il binocolo al collo erano “le nostre”.
Il secondo meeting del 2004 viene organizzato a Piombino dal 31 ottobre al 1° novembre. Al contempo si organizza il primo Sula Day in tutt’Italia. Sì perché i pelagic trip ci hanno insegnato che a mare passa di tutto e che la Sula non è un uccello che può essere visto solo a Bass Rock. Dal promontorio di Piombino ne contiamo ben 45, in spostamento tra la terraferma e l’Elba.Poi andiamo a Casa Ximenes, la porta d’ingresso per la Riserva Naturale della Diaccia Botrona. All’epoca si saliva su una scala di ferro fino alla terrazza. Alla sera alla Diaccia si radunano le albanelle in roost. Il Comune di Piombino sponsorizza la gara di birdwatching a coppie che si svolge il giorno successivo. Alle ore 13, dopo 4 ore e mezza di gara, le schede vengono esaminate da Paolo Politi e Lorenzo Vanni che assieme a Stefano Benucci, Sandro Canci e Luca Becherucci hanno vigilato sulla competizione. Le specie osservate sono ben 77. Vince la coppia Massimo Fedi-Paolo Casali che si aggiudicano il volume Raptors of the World. Complessivamente vengono osservate 94 specie.
Progetto GILIA. EBN Italia collabora al progetto promosso da CNR-IBIMET (Istituto di Biometeorologia del CNR) riguardante il bio-monitoraggio della flora e della fauna in relazione ai cambiamenti climatici globali e riguardante specificatamente la migrazione primaverile della Rondine. Il progetto termina nel 2019 ed è diventato una pubblicazione scientifica su Avocetta di "citizen science" parola che allora non si usava.
Viene lanciata la 24ore provinciale Memorial Andrea Vellani: gara di birdwatching che a differenza del Big Day nazionale, vuole essere uno strumento divertente per esplorare il territorio provinciale. Per “fare specie” bisogna conoscere il territorio, sapere dove si trovano gli uccelli e avere chiare indicazioni su come esplorare la propria provincia. Vedere o sentire più specie possibile in 24 ore è un mezzo per tastare la biodiversità di una data area: non si possono fare tanti tentativi: la specie deve essere contattata nel più breve tempo possibile, e chiaramente questo è un aspetto collegato alla relativa frequenza e abbondanza sul territorio. Le province che sono risultate più ricche sono state Udine (143 specie), Matera (132), Caserta (123), Ferrara (118), Rovigo (113), Gorizia (112).
Viene realizzato il volume “Le Aquile non hanno orologi” con disegni di Marco Preziosi, a cura di Armando Gariboldi e Luciano Ruggieri, Editore Perdisa, che raccoglie il diario di emozioni che nascono dall’osservazione degli uccelli sul campo. È l’apice di quella che può essere definita la fase “onirica” di EBN Italia. Si tratta di racconti scritti dai partecipanti alla lista, tratti dai report inviati alla mailing list, sulle sensazioni che trasmette l’essere in natura cercando uccelli. Il libro è ancora disponibile su Amazon.
Si organizza, assieme alla LIPU e al Parco Nazionale Arcipelago Toscano un campo di monitoraggio della migrazione autunnale dei rapaci sull’isola di Pianosa, il cui carcere è stato chiuso nel 1998. L’isola di Pianosa, interamente pianeggiante, si presenta “quasi” selvaggia nella sua unicità.
2005
È l’anno dell’invasione dei Beccofrusoni. Mai in precedenza in Italia si era assistito a un’invasione così interessante e massiva. Prima di allora ne avevamo letto solo sui libri. Iniziano ad arrivare appena prima di Natale 2004 e a gennaio invadono tutto il Nord Italia a partire dal nord-est. Mitici sono i report in lista EBN di Maurizio Azzolini dall’altipiano del Renon (BZ). Complessivamente si stimano almeno 3.000 individui in 92 differenti località dell’Italia settentrionale, con le osservazioni più meridionali provenienti nel Bolognese e Imperiese.
Nei primi mesi dell’anno viene visitato da numerosi birder l’immenso roost notturno di Peppole che si è formato in Val Vigezzo (VB). Alcune fonti hanno stimato la presenza di 5 milioni di esemplari.
Continuano le presenze di Aquila minore con oltre 400 individui, non solo durante la migrazione ma anche estivanti, tanto che si pensa che potrebbe nidificare. Tra gli accidentali, si segnala un Corriere di Leschenault allo Scanno di Goro/Boccasette per un periodo molto prolungato, il che permette a molti birder di tentare la fortuna.
Ha luogo la II edizione della Fiera Internazionale del Birdwatching a Comacchio. Lo stand dell’associazione funge da riferimento per tutti i soci e gli amici presenti alla fiera. Si è svolta attività di educazione ambientale, in collaborazione col Centro Airone. Si è tenuto il workshop dal titolo Presenze alate nel bacino del Mediterraneo – specie comuni e rarità sabato 30 aprile nella sala polivalente di Palazzo Bellini. Sono intervenuti Ricard Gutierrez (SEO) riguardo all’identificazione delle berte nel Mediterraneo, Nicola Baccetti (INFS) sull’espansione e i movimenti del Fenicottero nel bacino del Mediterraneo e Andrea Corso sull’identificazione dei rapaci accidentali in Italia. Altra iniziativa è stata il Photocontest senior, la gara di identificazione attraverso immagini fotografiche che si è svolta a Palazzo Bellini. In palio binocoli Bushnell, Nikon e Zeiss ai primi tre classificati. Vincitori dei premi sono stati Igor Festari, Paolo Casali e Brian Perroud. Sempre a cura di EBN Italia, il Photocontest junior e la realizzazione del libro Fantastica avventura di penne e di piume scritto da Luciano Ruggieri e Mita Bolzoni, pensato espressamente per le scuole.
Il XV meeting di EBN Italia si svolge in Friuli Venezia Giulia dal 2 al 3 aprile con oltre 50 partecipanti provenienti da Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Puglia. Si visitano gli ambienti e le località più interessanti della regione, con un’estensione in Slovenia. Tappa obbligata è la Riserva Naturale Foci dell’Isonzo e Isola della Cona, detta più semplicemente “La Cona”: ambiente di ripristino, creato e gestito da Fabio Perco, recentemente scomparso. EBN Italia lo ricorderà per sempre come un caro amico e nel suo ricordo ha deciso di chiamare l’Oca selvatica come piaceva a lui: Oca grigia. Ci accompagnano anche il compianto Ignazio Zanutto e Kajetan Kravos. Nella Riserva è presente l’osservatorio più bello d’Italia, quello della Marinetta. Nel pomeriggio al Centro Visite vengono premiati i Frullini furlani, detentori del record nazionale della 24ore (Big Day) e imbattuti dal 2001 per 5 stagioni consecutive. Guidati da Enrico Benussi andiamo fuori confine in Slovenia e ammiriamo le splendide foreste intorno al Lago Cernisko. Di ritorno andiamo a visitare il centro visite della Riserva del Cornino con Fulvio Genero, dove vediamo i Grifoni.
“La Notte della Civetta” è un appuntamento che ha lo scopo di divulgare gli aspetti etologici di questo piccolo predatore (e degli altri strigiformi). L’iniziativa in Italia è stata promossa dal Gruppo Italiano Civette in collaborazione con EBN Italia. Marco Mastrorilli del G.I.C.: “Si tratta di un momento importante per far conoscere gli aspetti ecologici della vita dei rapaci notturni in Italia, le problematiche legate alla loro conservazione e inoltre è un momento unico per fare della corretta divulgazione che il GIC ed EBN Italia ritengono un modello strategico per la conservazione dell’avifauna nel nostro Paese”. La prima edizione italiana di questa iniziativa ha riscosso un successo considerevole, coinvolgendo decine di associazioni ed enti e richiamando centinaia di persone in circa 40 differenti eventi sparsi su tutto il territorio nazionale.
“Lasciamoli vivere!” Il giorno 15 ottobre, in collaborazione con le guardie WWF, è stata attuata una giornata di osservazione dei migratori a Colle San Zeno (BS). Il luogo è tristemente famoso per l’intenso bracconaggio che viene praticato in un luogo strategico per il flusso migratorio che attraversa le Alpi. L’iniziativa era stata annunciata alla Prefettura e alla Questura di Brescia, per cui erano presenti sia i Carabinieri sia il Corpo Forestale dello Stato. La presenza delle forze dell’ordine in questi luoghi è purtroppo necessaria, dato che i cacciatori si arrogano il diritto di “occupare” il territorio e di calpestare qualsiasi regolamento o legge in materia venatoria.
2006
Strolaghe maggiori a parte, quest’anno è caratterizzato dalla terza e quarta segnalazione di Moretta dal collare in Italia (Imperia e Vasche dell’Arnetta VA) e dalla quinta segnalazione di Limnodromo pettorossiccio (Saline di Siracusa).
Quest’anno decidiamo che due meeting nazionali all’anno sono un po’ troppi: non siamo un’agenzia di viaggio e l’impegno risulta gravoso anche per l’annuale partecipazione alla Fiera del birdwatching. Tra l’altro abbiamo da programmare l’uscita della rivista con contenuti multimediali su CD-ROM e su internet e la stesura dell’Annuario: c’è molto lavoro. Si propongono iniziative di censimento estemporanee come quella del Feni Day, coordinato da Politi, che vede un conteggio di Fenicotteri pari a 29.046 di cui 11mila in Sardegna. Poi c’è il censimento delle Gru tramite Silvio Bassi, dati che vengono trasmessi all’European Crane Working Group e il Giorno del Biancone sulle alture di Arenzano che si svolge annualmente dall’anno 2000.
Si inizia anche con il primo campo migrazione rapaci all’Elba nel comune di Rio nell’Elba organizzato dal nostro nuovo nodo Lo Strillozzo con 2200 rapaci osservati tra 24 agosto e 24 settembre. Presso l’Oasi LIPU di Torrile si organizza il “Falco cuculo Day” alla sua seconda edizione. Anche per la Cicogna nera EBN Italia contribuisce a inviare i dati al Gruppo GLICiNe. L’altra specie che suscita molto interesse è il Piviere tortolino che porterà alla "Tre giorni del tortolino", altro esempio di citizen science, ante litteram.
Terza edizione della Fiera del Birdwatching a Comacchio. Madrina della manifestazione è stata Sveva Sagramola che ha potuto premiare le associazioni presenti in Fiera, tra cui EBN Italia, con un oggetto in vetro raffigurante il logo della manifestazione. Per EBN Italia era presente il Direttore Generale, Maurizio Sighele. Dal nostro punto di vista la novità più importante è che quest’anno lo stand di EBN Italia è stato gestito con la collaborazione del nodo dell’Alto Adriatico Pigmei (il cui referente era Emiliano Verza). Questa crescita delle realtà locali era condizione essenziale, secondo il Consiglio direttivo, per lo sviluppo del birdwatching nel nostro Paese.
Il meeting si tiene nel P.N. d’Abruzzo dal 23 al 24 aprile. Parlando di specie target veniamo in Abruzzo per il Picchio dorsobianco e per la Balia dal collare. Del Picchio pochissime tracce, la mattinata volge al termine e dopo una marcia nella neve in mezzo alla foresta, siamo nuovamente al parcheggio, dove con aria baldanzosa avevamo iniziato la giornata. Improvvisamente, un grido si alza dalla gola di Mauro Giorgini, venuto da Genova: “…ma questo è il playback?”. È veramente il Picchio che richiama sulla strada, dieci metri più in là; ci precipitiamo come un solo uomo ed eccolo: si fa ammirare per gli attimi necessari a una completa soddisfazione. Per la Balia dal collare siamo troppo in anticipo, o forse lei è in ritardo, ma ci consoliamo con la bellezza dei luoghi e 83 specie osservate all’interno del PN d’Abruzzo, 105 in totale. Un gruppo si reca a Portella Liri dove c’è una colonia di Grifoni e anche il Lanario (che ora è estinto). Si chiude con un ringraziamento doveroso ad Antonio Antonucci, Marco Carafa, Roberto Maistri, Giorgio Lalli, Francesco Leopardi e agli amici abruzzesi. Nasceva anche il nodo di EBN Italia Abruzzo e Molise avente come referente Antonio Antonucci. C’era anche il nuovo nodo del Lazio meridionale avente come referente Ermanno De Pisi.
2007
Tra gli accidentali, si segnala l’eccezionale prima osservazione fotografica di Falco unicolore per l’Italia a Linosa. Il Corriere di Leschenault di Goro del 2004 ricompare magicamente mentre contemporaneamente ne appare un altro sulla spiaggia di Donnalucata. Tornando ai gabbiani che a volte ritornano, la Gavina americana di Venezia si mostra per il quarto anno consecutivo mentre una seconda Gavina americana viene fotografata nel Porto di Pescara a dicembre. Un Gabbiano di Sabine viene osservato a Bocca di Serchio a gennaio e un altro a Molfetta a luglio. Uno Zigolo boschereccio viene individuato tramite una fotografia e osservato da numerosi birder in dicembre a Bernate Ticino (MI).
Il meeting nazionale si tiene a Ventotene, l’isola della migrazione e del nuovo Museo della migrazione. Ci arriviamo grazie anche a Fernardo Spina (all’epoca INFS, ora ISPRA) che si è impegnato per tutta una vita affinché Ventotene fosse un’isola senza uccellagione. Ed è ora un paradiso. Vediamo migratori a migliaia, alcuni stremati che arrivano sull’isola seguendo una rotta no-stop dall’Africa. L’esperienza di poter visitare l’isola a piedi con il binocolo al collo è impagabile.
Durante i giorni della IV Fiera del birdwatching a Comacchio, che è diventata biennale, EBN Italia è presente con un proprio stand e ha coordinato alcuni eventi della fiera, come la presentazione di libri (A Birdwatcher’s guide to Italy di L. Ruggieri e I. Festari e Colazione sul ghiaccio di G. De Carlo) o di eventi (La Notte Europea della Civetta con M. Mastrorilli), video e slide show. Animata da EBN Italia anche la tavola rotonda “L’editoria italiana ornitologica oggi”, a cui hanno partecipato L. Ruggieri, M. Mastrorilli, G. Greppi & L. Floris (EdiNat), R. Mogavero (Minerva Ed.), P. Brichetti, G. Brillante. Anche un’assoluta novità: in collaborazione con SheSound, percorsi di Sound Walking a Punte Alberete. Quello che EBN Italia e SheSound hanno proposto è un “bird listening” abbinato al “bird watching”, un’esperienza totalizzante in cui il contatto con gli animali viene preceduto dal contatto con il loro ambiente.
EBN Italia organizza l’assemblea nazionale durante il Congresso Italiano di Ornitologia a Trieste.EBN Italia entra ufficialmente come partner nella Rete Osservatori Alpi Occidentali dell’Ente Parco Alpi Marittime per il monitoraggio del Gipeto.
Tra il 2006 e il 2014 EBN Italia è stata ideatrice e promotrice del premio Vota l’Oasi più bella per fare birdwatching. Un piccolo ma significativo contributo alla conservazione della Natura, spesso minore, del nostro Paese. Le vincitrici, che venivano votate on line su una scelta di tre proposte dal Consiglio direttivo dell’associazione sono state: Oasi LIPU di Massaciuccoli (2006), Riserva Naturale Regionale Foci dell’Isonzo e Isola della Cona (2007), Oasi LIPU Priolo e Gargallo (2008), Oasi di Casalbertrame (2009), Riserva Naturale Statale Le Cesine (2010), Oasi WWF Orti Bottagone (2011), Oasi WWF Lago di Conza (2012), Oasi WWF di Campolattaro (2013) e Monumento Naturale Torre Flavia (2014).
2008
Un Piro piro semipalmato si fa vedere e fotografare a Punta Aderci (PE) a febbraio, prima segnalazione italiana. Un Calandro di Blyth compare alle Saline di Trapani a gennaio, un secondo a dicembre a Capo Murro di Porco. A Linosa, tra decine di Luì forestieri, tre Zigoli minori e 8-9 Pigliamosche pettirosso, anche un Canapino asiatico. A Ventotene un Luì di Hume rimane a svernare e si fa ammirare da decine di appassionati.
Nasce il forum di EBN Italia. Le nuove tecnologie permettono di ampliare enormemente la base delle conoscenze. Da un lato la Mailing list accoglie oltre 1200 membri e ora nasce il Forum. Il Forum curato da Fabiano Fabbrucci ha un grande impatto con centinaia di thread aperti e vanta 2.234 iscritti, poi subisce, nel tempo, la formidabile concorrenza di Facebook.
Meeting sullo Stretto. Quest’anno si celebrano i 25 anni dall’inizio del campo del WWF Italia che ha stroncato il bracconaggio in Sicilia e EBN Italia non poteva mancare a sostenere il MAN e Anna Giordano. Dal primo al 4 maggio il gruppo di EBN Italia ha avuto come base la cittadina di Ganzirri e, grazie alla collaborazione logistica del nodo siciliano, ogni mattina si spostava in montagna (Castanea delle Furie, Portella Castanea, Rometta) per le osservazioni sulla migrazione. Interessante anche l’esperienza di sea-watching direttamente dalla spiaggia di Lingua.
EBN Italia lancia il progetto Adottiamo una ZPS. Il workshop si svolge presso il centro del Parco del Ticino de “La Fagiana” di Pontevecchio di Magenta (MI). Intervengono Giuseppe Bogliani del Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia (“Pregi e difetti della Rete Natura 2000”), Ippolito Ostellino, Presidente Associazione Italiana Direttori e Funzionari Aree Protette (“Restare nelle Reti. Dalle isole dei SIC e delle Aree protette al Sistema di connessioni”), Gianluca Salogni del Servizio Reti Ecologiche e Biodiversità della Regione Veneto (“Come si usano i dati raccolti dai birdwatcher per la salvaguardia della biodiversità”), Maurizio Sighele, Direttore Generale di EBN Italia (“Divertimento e salvaguardia in una ZPS: il Basso Garda”), Gabriella Motta del Nodo Liguriabirding (“Il monitoraggio del promontorio di Portofino”). Conclusioni di Luciano Ruggieri (“Linee guida per il progetto”). Il 6 aprile si svolge anche l’Assemblea ordinaria dei Soci a Magenta.
Nasce il nodo di Novara BW, grazie a Ettore Rigamonti e Alessio Usai. I nodi di EBN Italia sono 17. In occasione del suo battesimo ufficiale, il neonato nodo organizza nelle date del 22 e 23 novembre il convegno “Birdwatching e Territorio” a Casalbeltrame (NO). Sostenuta partecipazione da parte dei birder: oltre 160 schede di iscrizione con circa duecento presenze. Relatori: Luciano Ruggieri, Igor Festari, Alessio Usai, Giuseppe Bogliani, Marco Barbero, Max Biasioli (nella giornata di sabato) e Maurizio Ravasini, Ricard Gutierrez, Richard Billington, Roberto Lardelli e Marco Pavia (nella giornata di domenica). Nel pomeriggio di domenica, visita alla piccola Oasi di Casalbeltrame, che ha deliziato gli ospiti con Oche lombardelle, Ibis sacri, Pivieri dorati e roost di Gufi comuni.
Veniamo contattati da Giuseppe Brillante, giornalista che cura “Bell’Italia”, “Plein Air”, “In Viaggio”, ex collaboratore di “Airone” e autore della guida “Birdwatching in Europa”. L’idea è quella di pubblicare Quaderni di birdwatching su carta invece che su CD-ROM.
2009
Iniziano gli anni della regolare presenza di Oche lombardelle minori e Oche collorosso nel Nord-Est. Compare il Nibbio bianco all’aeroporto di Bolzano, una Pavoncella gregaria a Racconigi a gennaio e poi a Manzolino-Tivoli a novembre, ben 22 Calandri maggiori a Capo Murro di Porco e ancora invasione di Beccofrusoni in Nord Italia da gennaio ad aprile. Primo Canapino pallido occidentale per l’Italia a Linosa. Il Ciuffolotto scarlatto nidifica per il secondo anno consecutivo in Val Venosta.
Meeting in Sardegna. “Sardinia terra incognita est”, un’isola bellissima con potenzialità enormi. Il gruppo EBN è stato condotto da Alessia Atzeni, che ci ha introdotti nel Parco Naturale Regionale di Molentargius-Saline dove abbiamo visto anche il Pellicano comune, uno dei trenta che hanno sostato a Molentargius quest’inverno e che peraltro è ancora presente oggi (2021). Piccola conferenza di benvenuto con il direttore dell’Ente Parco e da parte del noto zoologo recentemente scomparso Helmar Schenk. Buffet offerto dall’Ente Parco, poi, nel pomeriggio, uscita dedicata ad alcune aree particolari degli Stagni di Cagliari sotto la guida degli instancabili Sergio Nissardi e Carla Zucca. Domenica mattina si parte presto in compagnia anche di Marcello Grussu, Antonio Fadda e Francesco Mascia con obiettivo le aree interne del Nuorese. In un’ampia valle, grazie all’indomito scouting nei giorni precedenti del nostro Maurizio Azzolini, osserviamo bene la parata di una Gallina prataiola e vediamo in volo il maschio e la femmina. Per pranzo, ci concediamo un picnic con i Grifoni di Bosa presso Capo Marangiu. La check list totale sarà di 121 specie.
Vede la luce una nuova era nel mondo ornitologico, quella dei Big Data, In un’affollata riunione presso il Museo di Scienze Naturali di Milano, Roberto Lardelli presenta la nuova piattaforma di raccolta dei dati: Ornitho.it. Si tratta di un format che ha avuto successo già in Svizzera e che verrà adottato nel tempo da francesi, austriaci, catalani, ecc. e sviluppato dall’azienda Biolovision. La piattaforma è tecnicamente molto valida e permette di geolocalizzare le osservazioni e analizzare i dati inseriti dagli utenti tramite una serie di moduli ben strutturati.
Visti gli alti costi di attivazione, si parla di 30.000 €, pare una realtà inavvicinabile, ma la necessità di portare avanti un progetto atlante nidificante e invernale fa rompere ogni indugio e Ornitho diventa una piattaforma condivisa dalle tre associazioni nazionali LIPU, EBN Italia e CISO appoggiate dalle associazioni regionali e locali.
Viene pubblicato il numero zero di Quaderni di birdwatching. Le specie iconiche su questo numero sono il Piovanello violetto di Giorgio Paesani del lungomare di Livorno e il Piovanello pettorale di Giacomo Assandri ad Arignano (TO).
La Lega Navale Italiana e EBN Italia avviano una collaborazione per il monitoraggio degli uccelli marini e della qualità del mare. Le sedi della LNI coinvolte saranno Genova-Sestri, Savona, Piombino, Napoli, Molfetta, Gallipoli, Catania, Siracusa, Sciacca. Nel contempo, si continua con il Progetto MORUS sul censimento dalla costa degli Uccelli marini, giunto alla terza edizione. Interessante osservazione di Sterna di Rüppell in Campania e ovviamente decine di Sule e di Labbi.
2010
Si parte con la quarta osservazione italiana di Berta di Bulwer a Torre Flavia, Piro piro macchiato nel cuneese a maggio, ma l’accidentale che non ti aspetti è la Monachella testabianca a Capo Murro di Porco, prima italiana, così come il Corriere mongolo a Pescara.
XX Meeting in Alto Adige. Ritornare in Alto Adige a sette anni di distanza, nello stesso luogo, nello stesso agriturismo, a Longiarù in Alta Val Badia, per vedere le stesse specie potrà avere un significato diverso da quello della prima volta? Le condizioni del meteo incerte condizionano le giornate, ma nonostante la pioggia vediamo tre Civette nane, Picchio cenerino, Picchio nero, Fagiano di monte e una femmina di Gallo cedrone, per un totale di 72 specie! E la risposta alla prima domanda è: “Sì, vale la pena tornarci”.
Alla Fiera del Birdwatching di Comacchio viene distribuito gratuitamente il numero 1 di Quaderni di Birdwatching, che contiene uno speciale sul Delta del Po.
EBN Italia si impegna nella campagna di sensibilizzazione per evitare l’abbandono delle lenze da pesca che, attorcigliandosi attorno ai tarsi degli uccelli acquatici, portano spesso alla cancrena dell’arto. Tutto parte dal “triangolino” nel porto di Viareggio, attualmente cementificato.
2011
Da sottolineare la prima segnalazione di Falco pecchiaiolo orientale in Italia. Poi una Pavoncella gregaria compare nel vercellese e un Corriere di Leschenault a Bocca di Serchio. Il Falco pescatore torna a nidificare in Italia in Maremma grazie a un progetto di reintroduzione.
Il XXI meeting di EBN Italia si svolge sulle Dolomiti Lucane dal 3 al 5 giugno. Il Monte Croccia è un luogo speciale, vi sono le rovine di una città fortificata, un’acropoli del IV secolo A.C., abitata da popoli lucani con un osservatorio astronomico. Un luogo importante anche per noi, birder tecnologici del XXI secolo, che non abbiamo bisogno di calcolare il solstizio d’inverno ma ricerchiamo la natura attraverso le piccole cose. Accompagnati da Adriano Castelmezzano ed Egidio Fulco, abbiamo esplorato questi boschi ancora magici, scoprendo non solo la specie target dell’area, il Picchio rosso mezzano, ma anche Balie dal collare in canto. Un luogo magico che non è unico, visto che anche la città vecchia di Craco e i calanchi di Aliano colpiscono la nostra attenzione per la bellezza dei luoghi e per la varietà di specie. A Castelmezzano è pieno di Nibbi reali, Corvi imperiali, Rondoni maggiori e si vede la Cicogna nera. Sulla cima delle Piccole Dolomiti Lucane, canta il Passero solitario.
Record di partecipanti alla Notte Europea della Civetta con 60 località italiane che ospitano questa manifestazione europea. L’iniziativa ha saputo offrire scenari di grande fascino, basti pensare al Nodo EBN pugliese che ha organizzato le uscite notturne usando come “fondale scenico” i meravigliosi trulli pugliesi; senza dimenticare le vestigia dell’Appia Antica a Roma, i boschi alpini del Trentino e del Carso, le paludi veneziane, le lagune del litorale toscano e, per finire, la Sicilia, ove ben 3 località diverse hanno rappresentato la punta meridionale più estrema di questa manifestazione continentale. Quest’anno abbiamo superato i 2200 partecipanti!
Esce una nuova guida di identificazione in italiano: Che uccello è questo? A dieci anni di distanza dall’ultima pubblicata, la guida tascabile Hayman, viene lanciata sul mercato italiano una nuova guida: si tratta di un manuale tradotto dal tedesco a cura della Franco Muzzio Editore, il cui autore è Volker Dierschke. La revisione della traduzione italiana viene affidata a EBN Italia.
L’esperienza del progetto Okkio alla Bonelli ha dimostrato che la cooperazione tra varie associazioni ambientaliste può dare risultati straordinari, seppur con uno sforzo finanziario estremamente contenuto, e che il declino dell’Aquila di Bonelli in Sicilia era principalmente determinato da causa umana, quale il prelievo di nidiacei e uova dai nidi. Questa pratica illegale, e legata a tradizioni ormai superate, è stata negli anni negata dallo stesso mondo della falconeria. In realtà le operazioni del CITES e dei Carabinieri hanno dimostrato che esiste un commercio di questi rari animali, per collezionismo o per diletto, probabilmente più rivolto all’estero che al mercato italiano. Commercio che peraltro gode di coperture e connivenze italiane che andrebbero estirpate. Il declino del Lanario in Italia che si è manifestato successivamente, e di cui ci stiamo occupando, potrebbe avere purtroppo la stessa impronta criminale.
2012
Termina la collaborazione con EOS Editrice di Guglielmo Dossena, cui vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto insieme, e, con il numero 7 di Quaderni di Birdwatching, inizia la proficua collaborazione con le Edizioni Belvedere di Luigi Corsetti. La rivista assume la veste grafica definitiva che viene utilizzata tutt’ora.
A maggio a Molentargius viene fotografato un Falaropo di Wilson, uccello che in questi vent’anni di EBN Italia nessuno aveva mai visto. L’altra specie mitica che compare a febbraio 2012 è il Gabbiano di Ross fotografato a Molfetta, uno degli stargate per i gabbiani strani, terza osservazione italiana. Poi compaiono una Allodola del deserto minore a Capo Murro di Porco, una Strolaga beccogiallo a Carmignano sul Brenta e un Nibbio bianco alle porte di Torino. In ottobre altro gabbiano strano a Molfetta, il Gabbiano testagrigia, prima segnalazione per l’Italia, soggetto che si farà vedere a più riprese anche negli anni successivi.
Uno dei momenti più attesi del 2012 è l’uscita del film Un anno da leoni, titolo liberamente tradotto dal romanzo The Big Year del 1988 con un cast di attori importanti come Steve Martin, Jack Black e Owen Wilson. Un film che cambierà la vita di molti e segnerà lo spartiacque definitivo del birdwatching in Italia. Vi ricordate come negli anni ’90 qualcuno vedendo binocoli e cannocchiali ci chiedesse “c’è qualcosa da filmare?” non capendo cosa stessimo facendo. Qualcuno ora sente ancora domande del genere? Aspetto non secondario è che il film abbia spianato la strada al primo Big Year italiano.
Il XXII meeting si tiene dal 1° al 3 giugno nella Foresta del Cansiglio: passiamo così dalle Dolomiti lucane a quelle bellunesi. Ci guida un birdwatcher che conosce bene questi luoghi, Giuseppe Tormen, purtroppo recentemente scomparso, accompagnato da Mauro Varaschin. Appena arrivati usciamo per cercare la specie più ambita del luogo, il famoso Allocco degli Urali, qui al limite estremo occidentale del suo areale europeo. Presente dal 1994, non ci sono mai state prove certe della sua nidificazione e nell’area del Cansiglio è localizzato in pochi siti con pochissimi maschi cantori. Durante l’escursione notturna vediamo e sentiamo alcuni Allocchi ma non quello degli Urali. Il giorno successivo ci rechiamo nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, presso il rifugio al Pramperet. L’escursione su comoda carrareccia ci permette di incontrare una Civetta nana che ci tiene compagnia per diverse decine di minuti. Nei dintorni della malga Pramper vediamo un’altra specie target del meeting: il Picchio cenerino. Nel tardo pomeriggio ci spostiamo in un’altra località dove Tormen ha trovato alcuni Re di quaglie in canto. C’è la nebbia ma troviamo 3 (forse 4/5) maschi che cantano nell’erba lungo la strada. Incredibile trovarsi un Re di quaglie a pochi passi e non vederlo. Si muovono come guerriglieri nell’erba alta, che incredibilmente non si piega né si muove al loro passaggio. Tutti felici di assistere ad uno dei comportamenti più incredibili del mondo animale. Domenica esploriamo un’altra area del Parco Nazionale. Abeti bianchi colonnari e il sottobosco umido fanno da splendido scenario all’incontro con il Picchio nero. La natura è aspra con le guglie di dolomia delle vette, gli sfasciumi di roccia colonizzati dal mugo, ma anche dolce con i pascoli verdi e le varie sfumature della vegetazione.
È l’anno del primo Big Year italiano. Vi partecipano circa 190 birder, in un crescendo di emozioni e di osservazioni. Sì, perché per arrivare alla fine di 365 giorni a vedere/sentire più specie di tutti gli altri, bisogna avere voglia, determinazione e tempo a disposizione. Il tempo deve essere accuratamente organizzato perché, come è noto, gli uccelli un giorno ci sono e il giorno dopo non più. Il vincitore del primo Big Year è Gianni Conca, nostro infaticabile responsabile dei rapporti con i soci, che con 352 specie incide per primo il suo nome sul trofeo, assolutamente virtuale, della manifestazione. Secondo arriva Andrea Nicoli con 346 e terzo Menotti Passarella con 343. Le specie registrate complessivamente sono state 391, pari al 74% della checklist italiana. Gianni Conca ha segnato il 90% delle specie complessivamente registrate ma non è sempre stato il capofila della gara; nei primi 3 mesi la classifica è stata guidata da Matteo Toller, che ha condotto il suo Big Year quasi esclusivamente in Friuli Venezia Giulia, classificandosi poi al 17° posto. Ad aprile il capofila era Menotti Passarella con 263 specie, seguito da Andrea Nicoli e Conca. A maggio Conca ha superato Passarella, mantenendo poi la leadership fino al termine. Nella restante parte dell’anno, il duello per la seconda posizione è rimasto a lungo incerto e appassionante, risolvendosi solo a novembre quando Nicoli ha staccato Passarella di 7 specie, che si ridurranno a 3 a fine gara. La percentuale delle rarità è risultata minima per tutti, compresa tra il 3 e il 4% di quelle complessivamente segnalate (tra 13 e 16 specie). Si può dunque affermare che il Big Year non si “corre” sulle rarità.
Evento epocale nella comunità dei birdwatcher italiani: la guida agli Uccelli d’Europa, Svensson, Mullarney, Zetterström, più familiarmente detta “La Collins” viene finalmente tradotta nella nostra lingua (dopo 18 edizioni in altrettante nazioni). Grazie all’impegno della casa editrice Ricca, che rileva i diritti dalla svedese Bonnier, viene finalmente colmata questa imbarazzante lacuna. L’edizione è stata curata e adattata da Andrea Corso, Marco Gustin e Alberto Sorace. Con la traduzione dello Svensson, che incontreremo proprio di persona quest’anno, il percorso di crescita del birdwatching in Italia si può dire praticamente concluso.
Fiera internazionale di Comacchio con Lars Svensson. In occasione del lancio della guida all’identificazione in italiano, facciamo in modo che venga proprio lui, il mitico Svensson. Lars ci ha parlato di come ha ideato la guida, della realizzazione e come ha incontrato il suo editore italiano, Bruno Ricca, cui va il nostro ricordo dato che è recentemente scomparso. Lars ha iniziato a occuparsi delle Sylviae proprio in Italia: da buon svedese, era andato negli anni ’60 a inanellare a Capri. Sabato, accompagnando un gruppo di birdwatcher in un giro che ha toccato Lago di Spina, Valle Mandriole, Pineta di San Vitale e Pialassa della Baiona, ha autografato guide e si è prestato volentieri a chiacchierare con noi.
Domenica, come fuori programma, è stato presente e ci ha rilasciato un’intervista durante la visita speciale nelle Saline di Comacchio.
Lampedusa e Linosa, autunno 2012. Come non ricordare quelli del MISC? Chi sono? Sono i Malati di Isolitudine allo Stadio Cronico ovvero quei birder che ogni autunno si recano sull’isola più lontana e logisticamente più difficile da raggiungere, cioè Linosa, per l’osservazione della migrazione, soprattutto dei passeriformi più rari. Iniziano nel 2007 e, ostinatamente, continuano tutt’ora. Il loro impegno è tangibile non solo per le osservazioni di specie rare come le decine di Luì forestieri, Pigliamosche pettirossi, Zigoli minori, Codazzurri e Prispoloni indiani, ma anche nel diverso atteggiamento dei locali che ora rispettano maggiormente l’avifauna e …i birder.
Le nuove tecnologie cambiano il mondo in maniera decisamente repentina. EBN Italia è stata social fin dall’inizio e dobbiamo continuare a esserlo. Apriamo una pagina e un gruppo su Facebook, un profilo Instagram e, localmente, si chatta su Whatsapp.
2013
Segnalazioni d’obbligo quelle del Gabbiano di Franklin a Torino e del Gambecchio di Baird nel pavese, entrambe seconde osservazioni per l’Italia. L’altra specie particolare è la Monachella nera testabianca che si fa vedere prima a Civitavecchia ad aprile e poi a Marettimo a maggio; poi la nona osservazione per l’Italia del Gabbiano di Sabine a Desenzano del Garda e la prima nidificazione di Sula per l’Italia a Portovenere.
XXIII meeting in Emilia, un anno dopo il terremoto. Abbiamo voluto così portare la nostra solidarietà agli amici emiliani, colpiti dal disastro del 20 e 29 maggio 2012 e sottolineare che queste zone, abitanti umani e specie alate, non vanno dimenticati. È stato un piccolo segno che la vita deve andare avanti e che i Mirandolesi hanno bisogno assolutamente di voltare pagina e di vedere nuovamente turisti e nuove risorse. Siamo stati la prima associazione che si occupa di natura a farlo. Il meeting è stato sapientemente organizzato dagli amici della Stazione Ornitologica Modenese (SOM), tramite Carlo Giannella e Raffaele Gemmato insieme a Fausta Lui, Lino Lipparini, Guido Baroni, Rossella Casari, Alberto Massarenti, Valentina Bergamini, Rosalba Pinti, Tonino De Cristan, Tiziano Sgarbi. I nostri soci arrivavano anche da molto lontano: Bari, Roma, poi Firenze, Genova, Bolzano, Pesaro, Milano, Torino, Pavia, Varese. Abbiamo visitato tutte le aree naturalisticamente importanti della Bassa Modenese, trovando molti ambienti degni di pregio che erano ai più sconosciuti. Abbiamo scoperto che il modenese ospita la più grande concentrazione italiana di Mignattino piombato, e ha diverse coppie nidificanti di Grillaio e Falco cuculo. Abbiamo anche scoperto che il Grillaio nidifica in Lombardia. Il giorno 26 visitiamo finalmente il sancta sanctorum, noto a tutti in lista per i report provenienti da “SOM Il Pettazzurro”. Poi ci spostiamo nella Valli di Mortizzuolo e Le Partite per visitare alcune aree chiuse al pubblico, in quanto proprietà private (Aziende Faunistiche Venatorie), come “La Tabaccina” e “La Cristina”. Completiamo la giornata con la cena congiunta EBN Italia e SOM. Domenica, visita dell’Oasi La Francesca, gestita dal WWF, e della Bassa Carpigiana, sotto la guida di Alberto Massarenti.
Esce la terza guida al birdwatching tradotta e edita da Ricca Editore, Guida illustrata degli uccelli d’Europa, del tedesco Detlef Singer che ha solo un’omonimia con l’artista americano Arthur Singer (1917-1990), autore di un’altra famosa guida agli uccelli d’Europa.
2014
Anno da ricordare per l’incredibile presenza di un Martin pescatore bianco e nero nel Salento, di due gabbiani yankee come il Gabbiano di Franklin a Castellammare di Stabia e il Gabbiano sghignazzante a Sestri Levante, e uno splendido Codazzurro sui Monti Picentini.
Dal 23 al 25 maggio ritorniamo in Emilia per l’annuale meeting nazionale. Siamo ancora in questa regione per vedere uccelli e per aspetti conviviali e amicali. Ci guida Maurizio Ravasini che ha in serbo per noi la visita di alcune aree private che lui stesso ha contribuito a proteggere e a valorizzare con interventi specifici di rinaturalizzazione: ben 60 i partecipanti. La prima area che visitiamo è un’azienda faunistica venatoria dove sono state ricreate diverse vasche. Al ritorno ammiriamo i Grillai e i Falchi cuculi che sono appena arrivati a nidificare nella Bassa parmense. Ma Ravasini ci riserva lo spettacolo finale per il tardo pomeriggio: ci fa visitare un’area privata dove sono presenti le poche coppie di Albanella minore che resistono in ambienti di agricoltura estensiva. Domenica si inaugura la saletta congressi di casa Ravasini, con il Convegno internazionale “Il birdwatching incontra l’ornitologia 14 anni dopo”. Nel contempo, viene aperta l’Assemblea: sono presenti molti amici, fra cui spiccano il professor Fasola, Suzzi Valli (il direttore del Centro Naturalistico di San Marino), Lardelli (presidente dell’associazione svizzera Ficedula), Zanichelli (direttrice del Parco Arcipelago Toscano), Gariboldi (ex direttore della LIPU), Mezzatesta (uno dei principali fondatori della LIPU), Tinarelli (presidente dell’Associazione Ornitologi dell’Emilia Romagna) e il padre dell’ornitologia italiana moderna, Pierandrea Brichetti.Per sdrammatizzare un contesto così di rilievo, inizia a parlare di rarità il nostro Ottavio Janni. Analizza, a distanza di 10 anni, se le sue stesse previsioni sull’arrivo di nuove specie accidentali durante il convegno a Trezzo sull’Oglio, siano state rispettate (8 su10). Roberto Lardelli illustra la copertura dell’atlante italiano riguardo alcune specie nidificanti rare come la Balia dal collare, Re di quaglie, Pittima reale. Chiude le relazioni della mattinata Roberto Tinarelli che ci parla dell’andamento delle presenze di Ghiandaia marina, Falco cuculo e Falco grillaio in Emilia Romagna. Colonizzazioni importanti scoperte praticamente per caso. Nel pomeriggio Mauro Fasola ci parla della situazione delle garzaie della Pianura Padana, monitorate ormai da 35 anni dall’Università di Pavia. Francesco Mezzatesta presenta il Gruppo Italiano Rondoni e il suo nuovo libro sulla storia della LIPU “La casa delle aquile ferite”. Pierandrea Brichetti parla della storia dell’ornitologia italiana, tratteggiata con le foto delle sue innumerevoli attività sul campo.
Il Biancone Day è il classico appuntamento per festeggiare l’arrivo della “grande aquila” dall’Africa, per rivedere vecchi amici e trascorrere con loro un’intera giornata a parlare di uccelli, di migrazione, di attrezzature ma, anche, di mille amenità. Il tutto mentre risuonano gli allarmi “rapace in arrivo sopra Cogoleto!” e “Quattro bianconi sotto la nuvola grigia!”, che interrompono immediatamente qualsiasi discorso, spostando l’attenzione di tutti sul puntamento di binocoli e cannocchiali. E, in tutto questo, s’inserisce anche il gioco: una sorta di piccola competizione, più o meno dissimulata, a chi identifica per primo, a chi coglie, prima di altri, il dettaglio utile al riconoscimento. Sulle alture di Arenzano nel Parco del Beigua, in vent’anni ne sono passati tanti di rapaci e di birder; vogliamo ricordarne due tra tutti: Mauro Silveri e Alessandro Iacopi, due tra gli amici di Genova più vicini a EBN Italia: purtroppo anche loro ci hanno lasciato.
Esce Birdwatching di Luciano Ruggieri e Gianni Conca, Giunti Editore, una piccola guida tascabile che illustra 79 siti dove fare birdwatching in Italia sotto forma di pratiche schede a un piccolo prezzo. Per chi vuole di più viene stampato Birdwatching in Italia a cura di Luciano Ruggieri e Igor Festari, Franco Muzzio Editore, guida che riassume tutto quello che si sa sui migliori siti dove fare birdwatching in Italia, scritta da 110 autori differenti e strutturata sulla base di schede fenologiche delle specie.
Fiera del birdwatching 2014: debutta il nostro nodo di PoDelta bw con un corso di birdwatching presso la Manifattura dei Marinati a Comacchio e due uscite pratiche sul campo. Vengono applicati adesivi in tre lingue a Punte Mandriole, Valle Zavelea e Stazione Foce che avvertono i turisti del pericolo furti in auto, un problema annoso e mai seriamente risolto.
I Viaggi di EBN: Estonia 2013. Perché non organizzate viaggi di birdwatching all’estero? Questa era la domanda ricorrente da parte dei soci a cui bisognava dare una risposta. Un viaggio in Camargue era stato organizzato nel 2006 ma poi ci eravamo limitati solo alla scoperta del Bel Paese. Rispondendo alle richieste dei soci, abbiamo provato con una prima meta: l’Estonia. Un Paese poco conosciuto ma con un’avifauna molto interessante, comprendente le specialità del Mar Baltico e della taiga. Seguiranno i viaggi in Bulgaria, ancora in Estonia e sul Caucaso georgiano.
Parte il progetto OltreMorus, focalizzato all’osservazione degli uccelli marini, Sule, Berte, Stercorari, da hotspots terrestri. Il progetto è coordinato da Davide Valenti.
2015
Accidentali da ricordare: due Gabbiani di Franklin (uno a Bari e l’altro a Siracusa), quarta e quinta segnalazione per l’Italia, un Corriere di Leschenault a Tarquinia, sesta segnalazione italiana, un Falco unicolore a Linosa, terza osservazione per l’Italia e il Gambecchio di Baird a Anzio, terza segnalazione italiana. Un Airone verde, prima segnalazione italiana si fa ammirare nel porto di Sestri Levante.
Si svolge la seconda edizione del Big Year, con Menotti Passarella che ha voglia di rifarsi. Viaggia per 17 regioni, tralasciando per scelta la Sardegna, fa 17 lifer e vince con 354 specie. Le sue rarità (pari al 5,9%) comprendono Calandro maggiore, Codirosso algerino, Culbianco isabellino, Gabbiano testagrigia, Labbo codalunga, Luì di Hume, Luì forestiero, Marzaiola americana, Mugnaiaccio, Nibbio bianco, Oca collorosso, Oca colombaccio, Oca lombardella minore, Pigliamosche pettirosso, Piovanello pettorale, Piovanello violetto, Piro piro del Terek, Sterna codalunga, Trombettiere, Zigolo delle nevi, Zigolo golarossa. Al secondo posto c’è il Nonno Birder Guido Perdisa (328), che arriva a occuparsi di Uccelli a 60 anni suonati dopo aver passato quasi mezzo secolo tra Entomologia, Botanica e Micologia, sempre con un orientamento decisamente sistematico. Terzo, lo sfortunatissimo Davide De Rosa, con 320 specie, che è stato fermato da uno spaventoso incidente d’auto a settembre. Quarto un bravissimo Moreno Nalin che nell’ultimo mese ha recuperato due posizioni (+15 specie), bruciando l’ottimo Under21 Vincenzo Alfano (309 specie, neo Birder of the Year) e Brian Perroud (quinto, 308 specie), che nel corso del primo semestre dell’anno era stato anche terzo in classifica. Le specie complessivamente segnalate sono state 392, una in più rispetto al 2012. Abbiamo imparato già tre anni fa che il Big Year si fa con una minuziosa programmazione del territorio per le specie regolari. Tra i nidificanti regolari si conferma che una delle specie più difficili è la Bigia grossa (riportata 8 volte dai primi 100).
XXV meeting nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano dal 10 al 12 aprile. Grazie alla direttrice Franca Zanichelli riusciamo ad avere il permesso di visitare Montecristo, Riserva Naturale Statale e Riserva Biogenetica, che, come sapete, ha accessi contingentati. Montecristo è un’isola di granito in mezzo al mare. Visitiamo prima l’isola di Pianosa accompagnati dalla Direttrice e da Francesco Mezzatesta. Oltre il muro dell’ex carcere c’è una bella macchia mediterranea e, durante l’escursione a Punta del Marchese, tra asfodeli, orchidee e rosmarini fioriti osserviamo molti migratori (tra cui un gran numero di Luì piccoli). Il giorno dopo ci imbarchiamo per Montecristo; veniamo subito rapiti dalle giogaie nude di granito che si gettano a mare senza copertura vegetale. Il granito di Montecristo è così duro che difficilmente viene insidiato dalle radici della macchia mediterranea, che si fa spazio solo là dove la roccia è meno solida. L’effetto complessivo è quello di uno scoglio che sembra sia stato lanciato in mare da un gigante pochi minuti prima. Gli alberi sono pochissimi e le cime della cresta di spartiacque sono nude, la macchia mediterranea bassa e spinosa. Ci incamminiamo lungo il sentiero che raggiunge il Monastero con la presenza di tre Falchi pellegrini che strepitano e che si posano anche sulle rovine. Non c’è acqua a Montecristo se non quella piovana: uno Spioncello e diversi Pettirossi bevono dai piccoli rii che scendono dalla montagna, mentre nella macchia si fanno sentire le Magnanine comuni e qualche Occhiocotto. Vediamo posato, a distanza, un Falco pescatore che speriamo abbia deciso di fare base qui. Di interessante, alcune coppie di Coturnice orientale, specie alloctona immessa tempo fa, che ha qui l’unica popolazione italiana che si autosostiene, non si sa bene con che grado di purezza genetica. Bellissima esperienza, affascinante e misteriosa, che abbiamo chiamato Birding The Rock.
Nasce BirdsID, un sito web di identificazione all’avifauna italiana con pratiche schede che mostrano in sintesi i caratteri salienti. BirdsID è ideata e sviluppata da Paolo Marotto e Bruno Caula con il sostegno di EBN Italia.
2016
Tra gli accidentali il Prispolone indiano a Piombino fa accorrere decine di birder, così come il Luì di Pallas a Desenzano. Viene accertata la prima nidificazione di Piviere tortolino sulle Alpi orientali italiane.
Il XXVI meeting è organizzato per la prima volta in Campania, presso la Riserva Naturale Foce del Volturno e Costa Licola. Qui la natura è stretta tra palazzoni fatiscenti che sono stati costruiti sulla spiaggia e a ridosso della battigia in barba a tutte le leggi. L’impatto con questi luoghi è una commistione di paesaggi dolci e di immagini aspre. Ma la natura qui non sembra domata. Di uccelli ce ne sono molti: la lista completa del meeting arriverà a ben 120 specie, uno dei meeting più ricchi. Sabato 9 aprile visitiamo i Variconi. Le bufale pascolano pacifiche tra i giunchi, attorniate dagli Aironi guardabuoi, nel canneto cantano Forapaglie e Cannareccioni. Sullo stagno principale, che ha un capanno essenziale ma funzionale, ci delizia una Sterna maggiore. A mare, solito spettacolo di uccelli marini. Nel pomeriggio, andiamo alle Soglitelle, dette in gergo, le “vasche di Ischitella”. Si tratta dell’area confiscata alla camorra che la utilizzava per fare sparare a biechi cacciatori, dietro compenso, a qualunque cosa volasse. Per prima cosa vediamo le Pernici di mare. L’area è agreste, completamente diversa da come me la immaginavo: si potrebbe rimanere fino a sera tale è l’abbondanza di specie. Con noi, il prof. Remo Ciuffardi, scomparso recentemente. Infine una nota attuale: alle Soglitelle, a distanza di soli 5 anni dalla nostra visita, hanno nidificato le Avocette. Andiamo a visitare la pineta litoranea che corre per oltre 20 chilometri cintata da un muro e una cancellata. Visitiamo anche il centro del Corpo Forestale dello Stato che raccoglie i pappagalli confiscati ai trafficanti. Verso il mare, la duna è intatta e ricoperta da macchia mediterranea. Nel tardo pomeriggio visitiamo i Regi Lagni. Alla foce molte specie di limicoli, sul mare passaggio di Beccapesci, Labbo e Sule. Prima di sera, una veloce puntata al Lago Patria. La mattina di domenica, dopo un’altra visita ai Regi Lagni, è tempo di convenevoli, visto che molti sono arrivati in auto da lontano. In queste zone erano abituati a vedere turismo venatorio e noi siamo il primo gruppo di birdwatcher forestieri che ha calpestato la famigerata Terra dei fuochi. Come si diceva, il riscatto di questa terra può avvenire anche con cose molto semplici, come osservare uccelli.
Fiera del birdwatching a Comacchio. EBN Italia premia i giovani birder italiani (YBW) con un’escursione di birdwatching in pullman nel Delta. Nonostante il tempo incerto i giovani birder vedono 92 specie in mezza giornata. EBN Italia sostiene il sito web dei YBW, offrendo un premio per il birding contest organizzato sul loro sito web. In Fiera si celebra anche il Big Year italiano 2015 con i due primi classificati: Menotti Passarella e Guido Perdisa.
Salvare la Bonelli, correre la maratona di Berlino. Questa la missione del Presidente di EBN Italia. Per non lasciare il compito solo agli altri, scendo in campo di persona, aprendo una raccolta fondi per contribuire al monitoraggio delle coppie di Bonelli siciliane. Ero stato scelto per correre la maratona di Berlino, una delle sei maratone più importanti al mondo, come alfiere della Nabu (Naturschutz Bund Deutschland, fondata 1899), la più importante associazione ambientalista tedesca. Ho corso i 42 chilometri e 195 metri nel tempo di 4 ore 12 minuti 7 secondi, raccogliendo 2240 euro.
Viene organizzato un censimento dei Fenicotteri in Toscana e Lazio per ricordare l’ornitologo Fausto Corsi: 6650 i Fenicotteri censiti.
2017
Anno particolare, con 5 nuove prime per l’Italia: Corvo collobruno a Pantelleria, spettacolare Airone ardesia a Porto Cesareo, incredibile Saltimpalo bianco e nero a Vecchiano, Calandro di Blyth e Migliarino di Pallas a Linosa. Tra le altre osservazioni ricordiamo il Piro piro fulvo a Piombino, la Pernice di mare orientale a Boccasette, lo stupendo Codazzurro maschio a Cingoli, il Piviere orientale a Colico, la Berta grigia a Chioggia.
Vent’anni di EBNITA-List. La mailing list che ha cambiato il modo di segnalare le osservazioni compie vent’anni. La crescita di EBN Italia è insita anche nell’avere collegato virtualmente persone con la stessa passione, disseminate per lo stivale e nell’aver seminato un messaggio: fare birdwatching non significa solo praticare una passione all’aria aperta e discettare dell’arte dell’identificazione ma interessarsi anche ai problemi di conservazione. Lo abbiamo dimostrato occupandoci di Aquila di Bonelli e lottando per la protezione di molti biotopi che sono spesso i nostri stessi hotspots. Festeggiamo i 20 anni con il secondo Convegno Birdwatching e Territorio a Vicolungo grazie a Ettore Rigamonti e Marco Ricci. Vengono invitati Magnus Robb esperto mondiale di bioacustica e il nostro Richard Billington.
Si promuove l’iniziativa Bird’s Kitchen Italia, per diffondere la pratica delle mangiatoie invernali per assicurare cibo nella stagione fredda ai piccoli uccelli.
Meeting in Salento. Capo d’Otranto è il sito posto più ad oriente d’Italia ma pochi sanno che si chiama anche Punta Palascìa, dal greco che indica “mare aperto”. Questa sua connotazione lo rende uno dei luoghi più interessanti per la migrazione d’Italia: qui si concentra l’avifauna che in primavera attraversa il mar Ionio dirigendosi verso i Balcani. Capo d’Otranto è stato un meeting tra i più belli per l’incanto dei luoghi, per la qualità delle osservazioni, del cibo e, non da ultimo, per la compagnia. I tour leader sono Marco Bernardini e Tommy Capodiferro. Venerdì sera siamo quasi tutti sul campo e i messaggi si susseguono: siamo subito tutti a Torre Sant’Emiliano, dove vediamo un Culbianco isabellino. Nella giornata di sabato il vento cambia e da tramontana gira a scirocco fresco: notiamo che il cambio del vento riduce notevolmente la presenza di migratori, con pochi passeriformi e un blocco dei passaggi di rapaci migratori. Faccio presente che 20 anni fa non avrei mai pensato di celebrare il 27° meeting di birdwatching e di vedere 60 persone convenute in Puglia per vedere uccelli. Durante la serata l’assemblea dei soci decide di confermare il consiglio direttivo uscente e approva il bilancio dell’associazione, letto dal tesoriere Gianni Conca. Domenica mattina sempre dominata dallo scirocco, con poche novità. Check list complessiva di 93 specie.
In occasione dei 20 anni di lista si celebrano, con eventi sul campo, alcune manifestazioni che hanno reso l’osservazione degli Uccelli una pratica nota a tutti, come il Biancone Day ad Arenzano, nel PN del Monte Beigua. I nodi dell’associazione si prodigano per i festeggiamenti con diversi eventi locali, come quello del GRoB (Gruppo Romano Birdwatching) ai Laghi pontini e la collaborazione con la SROPU, LIPU e Ornis Italica per la salvaguardia del Fratino sul litorale laziale.
Swarovski Optik Italia, grazie all’amministratore delegato Franco Cernigliaro diviene sponsor tecnico ufficiale di EBN Italia.
2018
Occasioni di trovarsi sul campo ce ne sono state tante, a cominciare con gli accidentali come il Gabbiano di Sabine a Livorno, la Pavoncella codabianca nel Delta, quella gregaria sul Conero, l’Allodola del deserto minore a Selinunte, il Gambecchio di Bonaparte nel Mezzano, la Tortora orientale nel Trentino, il Canapino pallido orientale a Venezia, la Monachella del deserto a Momo, la Strolaga beccogiallo a Trieste. Tutte specie che hanno spinto molti appassionati a trovarsi sul campo (anche per concludere il Big Year). Ma la specie che nessuno si aspettava è stato il Corvo bianco e nero di Pantelleria? o la Sterpazzola nana a Torre Canne? Decidete voi!
Terzo Big Year. Anche Guido Perdisa ha voglia di rivincita. E batte ogni record raggiungendo un traguardo che nessuno prima avrebbe mai ipotizzato: una specie al giorno per 365 giorni. Guido ha viaggiato molto ma in maniera oculata, visitando Sardegna e Sicilia, Puglia e Basilicata, Alto Adige e Toscana e soggiornando anche a Linosa e Lampedusa durante la migrazione autunnale. Molte specie, però, le ha trovate in Emilia Romagna, grazie al fatto che la sua città di residenza è Bologna. Non lontano da casa ha osservato il secondo Gambecchio di Bonaparte per l’Italia. La sua checklist finale annovera 25 specie considerate “rarità”, il 6,9% del totale. I suoi “avversari” sono stati principalmente due: Luciano Gelfi e Alessio Quaglierini. Ad agosto Gelfi balza al secondo posto con un distacco di 17 specie e per un po’ sembra che possa avvicinarlo, ma Guido rimarrà saldamente in testa fino alla fine. Terzo classificato è Alessio Quaglierini. Alessio è stato primo nei primi 30 giorni di gara e buon secondo per oltre metà anno. Ha perso terreno quando Bocca di Serchio non ha fornito sufficienti novità, soprattutto nel secondo inverno. Non ha visitato la Sicilia e Linosa chiudendo a 329 specie. Quarto Pietro Melandri con 306 specie, quinti l’ottimo under 18 Alessandro Ardoino con 303 specie, a pari merito con Emanuele Stival. Le osservazioni del Big Year vengono caricate per la prima volta su Ubird.
Il XXVIII meeting di EBN Italia torna in Sicilia per visitare i Pantani del ragusano: giusta occasione per venire in questi luoghi che prima erano regno della caccia non solo durante il periodo venatorio, ma anche di frodo, di notte e in primavera. Non si può immaginare quanti uccelli siano stati ammazzati. Invece la notizia da tenere presente è che sui Pantani non si caccia più perché sono proprietà privata della fondazione tedesca Stiftung Pro Artenvielfalt (Fondazione Pro Diversità), che, grazie a una operazione di acquisizioni progressive, ha comprato sia i Pantani che i terreni adiacenti. I tedeschi ci hanno messo il meglio della loro progettualità sul territorio, l’arte di saper modificare l’ambiente in maniera razionale, ma le mani che hanno iniziato a fare dei Pantani liberati un’oasi per la Natura, sono siciliane. Sono quelle di Carlo Cappuzzello ed Egle Gambino (Birder of the year 2017) ma anche di Nino Patti e Paolo Galasso che scavano, piantumano, asportano rifiuti, difendono questo sogno diventato realtà. Il meeting è iniziato venerdì con appuntamento al Ponte Barca vicino Paternò accompagnati da Giovanni La Grua, Francesco Palazzolo, Giancarlo Torre, Pippo Rannisi, Loredana Murabito. Anche su questo sito va aperto un inciso, perché anche qui si cacciava, ma ora è Oasi e davanti ai nostri occhi c’erano tantissimi uccelli. Il clou però è rappresentato da un’Aquila anatraia minore che si alza lenta e si fa ammirare per bene mentre prende una termica. Convergiamo verso Capo Murro di Porco per vedere se ci sono migratori. Il paesaggio è molto suggestivo con le fioriture delle orchidee. Verso sera il gruppo arriva al completo al faro di Capo Murro di Porco per vedere le Berte minori e qualche Berta maggiore. Sabato 17 marzo visita ufficiale ai “Pantani liberati” e, di seguito al porto di Portopalo. Nel prosieguo del nostro giro scorgiamo a cannocchiale quattro Anatre marmorizzate. Ritorniamo ai Pantani: la sorpresa è che nei campi dell’ex galoppatoio abusivo è presente un Calandro maggiore che per la gioia di tutti si posa a lungo su un fico. Alla sera piccolo workshop prima di cena. Carlo ci ha illustrato l’immane sforzo di bonifica dei Pantani, che erano usati come discarica, oltre che per la pesca e per la caccia, visto che erano terra di nessuno. Massimiliano Di Vittorio ci ha parlato invece del progetto LIFE Conrasi volto al salvataggio dell’Aquila di Bonelli, Lanario e Capovaccaio. Infine Manuel Zafarana ci ha introdotto al problema dell’elettrocuzione delle Cicogne che fanno il nido sugli elettrodotti e che EBN Italia ha sostenuto fin dall’inizio. Al termine approvazione del bilancio dell’associazione. Domenica 18 marzo il ritrovo è al Pantano Cuba per suddividere i vari gruppi tra la RN di Vendicari accompagnati da Renzo Ientile e l’oasi LIPU Saline di Priolo Gargallo accompagnati da Fabio Cilea. La check list complessiva del meeting è di 119 specie.
Viene stabilito il nuovo record di una 24 ore, il “Big Day”. I Barbazagn, al secolo Andrea Ravagnani, Michele Scaffidi, Giuseppe Rossi e Alessio Farioli, battono il record precedente degli Udignoli d’aFrico con 164 specie.
Ultima edizione della Fiera del birdwatching. I giovani birders italiani YBW si presentano agguerriti e si meritano una escursione tutta per loro a Lido di Spina e Valle Mandriole. Il gruppo soci EBN Italia entra nella Salina di Comacchio e si presta per condurre passeggiata aperta a tutti da Stazione Foce lungo l’argine fino alle Saline.
Il nostro socio Gianni Chiancianesi ci racconta la sua sensazione sulle nidificazioni di Lanario in Toscana: i siti che conosce lui da decenni sono disertati e ha il timore che la specie non sia sotto controllo. A noi questa storia sembra un déjà-vu e si accende un campanello d’allarme. Decidiamo di approfondire la situazione Lanario in Italia, nonostante vi sia un Piano d’Azione varato nel 2007 e che, nel convegno ornitologico a Marsico Nuovo del 2014, la situazione sia stata definita “stabile”.
Lanciamo la nostra piattaforma di raccolta dati Ubird. Come associazione promotrice e sostenitrice di Ornitho.it, con cui elaboriamo il nuovo atlante nidificanti italiano, sentiamo che è tempo di sviluppare una piattaforma specifica al servizio del birdwatching. Altre piattaforme stanno infatti prendendo piede, come Ebird e iNaturalist, entrambe straniere. Ubird è tutta italiana, costruita dall’azienda genovese Aldersoft e ospitata da Aruba. Ubird ci permetterà di valutare, giorno per giorno, l’andamento del Big Year (mostrando per ciascun partecipante in gara le specie osservate) e, nel contempo, di raccogliere dati per hotspots nazionali. Ne individuiamo oltre 450, elaborando una check list progressiva. Nel 2021 viene realizzata anche l’applicazione per smartphone Ubird (IOS e Android), sviluppata dall’azienda bergamasca WebMatik.
You bird we tree. La deforestazione nel Sahel e in Africa centrale sta minacciando molte specie europee che svernano in quelle aree. Nel 2018, l’Africa ha perso più foresta primaria di altre aree del globo ma pochi ne parlano. Con You bird we tree abbiamo deciso di associare il birdwatching alla piantumazione di nuovi alberi in Africa, dove svernano milioni di uccelli “europei”. Per ogni 100 specie segnalate su Ubird piantiamo un albero tramite Treedom. Se si raggiungono 200 specie si pianta addirittura un baobab. In tre anni piantiamo 103 alberi, che hanno assorbito 90.000 chili di anidride carbonica
2019
Viene osservato un Grifone di Rüppel ad Alcara Li Fusi, prima osservazione per l’Italia, e una Passera scopaiola golanera sull’Entella, che fa accorrere molti birders. Altre nuove specie sono il Canapino di Sykes a Capo Murro di Porco e, vera chicca, un Vireo occhirossi a Linosa.
XXIX meeting di EBN Italia. La sede è stata quella del Parco Nazionale del Gran Paradiso, presso Rhêmes Notre Dame. Il numero dei partecipanti è stato di trenta, con presenze di birders dalla Sicilia, Umbria, Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Olanda e Svizzera italiana.
Sabato 1° giugno sveglia alle 6,30 per l’escursione in Valsavarenche. Giornata bellissima, ci accompagna Celestino Vuillermoz. Proviamo sul campo i binocoli Swarovski. Saliamo al casolare dell’Orvielle, casotto di caccia del re Vittorio Emanuele. Nella salita osserviamo la tipica avifauna alpina. Ci sono anche dei camosci. Sul sentiero, feci piene di pelo, che dicono appartenere a Lupo. Sarà così? Il Lupo in Valsavarenche c’è stato e si è anche riprodotto fino al 2017, ma poi è scomparso. Arriviamo fino al pianoro dell’Orvielle, dove l’Università marca le marmotte. Niente Aquile, niente Gipeto. C’è stato solo un sussulto: sulla cima della montagna è passato altissimo un Nibbio reale. Che ci faceva lassù, in migrazione all’inizio di giugno? Magnifico panorama sul Gran Paradiso, Gran Combin, Gran Nomenon, Grivola. I siciliani vogliono vedere gli Organetti, così ritorniamo giù al pratone. Siamo in fila indiana sul sentiero quando Luca Fabbricini, l’umbro, grida “al lupo, al lupo”. Tutti i binocoli a chiedersi cosa vedere, dove guardare, ma il Lupo è già scomparso. Gli Organetti passano in secondo piano. In Valle andiamo a guardare il nido del Gipeto dove si trova il giovane Avrì: c’è l’adulto posato di guardia. Tornando all’hotel alcuni vedono due adulti e un giovane marcato di Gipeto in volo. Alle 19.00 apriamo l’assemblea con parola a Angelo Scuderi che è il referente di EBN Italia per il progetto Occhio alla Bonelli. Angelo ci racconta dei successi di questi nove anni di impegno assieme al Gruppo Tutela Rapaci siciliano che ha portato "l’aquila dei volontari” da 19 coppie a 45. Domenica andiamo a vedere il secondo nido di Gipeto che è proprio in Val di Rhêmes. Nel Parco vi sono attualmente tre coppie. La parete è vasta e in piena luce, vediamo i posatoi ma nessuna presenza del grande uccello. Però è la giornata delle Aquile reali, con 3-4 individui osservati a più riprese. Poi esploriamo l’alta valle di Rhemes, arrivando fino a Thumel; qui termina il meeting, con i saluti di rito.
EBN Italia organizza degli eventi di birdwatching in collaborazione con Swarosvki Optik in diverse località italiane: Brussa di Caorle, Isola della Cona, Massaciuccoli e Campogrosso (Piccole Dolomiti vicentine).
Con l’iniziativa della Milano Marathon Relay “Runner4Lanner” cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’oscura vicenda del declino del Lanario. Il filo rosso conduttore, che era partito solo un anno prima, si rafforza. Il Lanario non è affatto stabile in Italia e i segnali sul territorio sono invece contrari. In Toscana si è passati da 15 a 3 coppie e in Sicilia da 90 a 52.
Ventiquattro staffettisti si sono suddivisi la distanza dei 42 chilometri, coprendo ciascuno dai 7 ai 13 km, in sei differenti squadre. Ciascun staffettista faceva da testimone non solo per il successivo, ma anche per la “causa Lanario”. I 24 staffettisti provenivano da quasi tutta Italia, Sicilia compresa. Tra gli staffettisti, il CEO di Swarovski Optik Italia Franco Cernigliaro, che ha cortesemente offerto a tutti le maglie tecniche con il logo dell’iniziativa disegnato da Marco Preziosi. Sono stati raccolti 3000 Euro.
Il Giorno dell’Alca si è svolto in luglio, per commemorare la scomparsa dell’Alca impenne il 3 luglio 1844. 31 rilevatori in 8 regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Marche, Puglia, Sicilia) con binocolo e cannocchiale sono stati a osservare, identificare e contare uccelli marini lungo la costa della penisola. Tutti i dati raccolti sono stati inseriti nella piattaforma ornitologica Ubird e trasmessi al responsabile del progetto Davide Valenti. Gli uccelli marini osservati saranno 2869 di 14 specie differenti.
In dicembre, dopo 12 anni dall’ultima edizione, si è svolto il quarto Feniday, finalizzato a quantificare, con uno sforzo di rilevamento collettivo coordinato da EBN Italia, il contingente di Fenicotteri svernante in Italia. In precedenza, analoghi censimenti in contemporanea dei Fenicotteri svernanti si erano svolti per tre anni di seguito fra il 2005 e il 2007. Il censimento è stato svolto, pressoché in contemporanea, fra l’1 e il 2 dicembre. Sono stati censiti in totale 48.769 Fenicotteri distribuiti in nove regioni. Essenziale la partecipazione di Sagittaria, Birdwatching Veneto, Società Veneziana di Scienze Naturali, ASTORE FVG, AsOER.
Urban Bird Blitz. Le città sono un laboratorio ambientale “estremo”, dove la trasformazione dell’ambiente naturale operata dall’uomo offre a una moltitudine di specie viventi, dai mammiferi agli invertebrati, l’opportunità di adattarsi al cambiamento o di esserne travolti. Il 58% del territorio italiano è occupato da edifici, infrastrutture e strade. Quello che accade nelle città potrebbe essere quello che, nei prossimi decenni, accadrà su larga scala. Comprendere come gli uccelli si adattino a insediarsi negli ambienti urbani è un argomento tra i più affascinanti delle scienze naturali. I 1.560 dati inseriti in Ubird indicano che Udine vanta il maggior numero di specie ornitiche. Ecco come si sono piazzate le città partecipanti alla sfida. Udine: 82, Venezia 78, Catania 76, Torino e Milano, 70 Novara 56, Sondrio 55, Napoli 45.
2020
Un Limnodromo pettorossiccio viene osservato a Livorno Ferraris, un altro a Caprolace. Poi c’è da segnalare una gigantesca invasione di Storno roseo. Viene segnalato un Totano zampegialle minore a Casei a ottobre, un Gobbo rugginoso a Comacchio e un Luì scuro a Calolziocorte, tutti nella seconda parte dell’anno, quando le restrizioni per il Covid permettono di viaggiare nella propria regione. La pandemia da Covid-19 ci costringe a annullare il meeting programmato in Abruzzo. La prima parte dell’anno è in stretto lockdown, pertanto non si può uscire di casa se non per oggettivi motivi. Birdwatching addio, se non lungo la strada verso il lavoro per le categorie essenziali a cui è concesso uscire di casa al mattino. Ma non si smette di osservare: ad esempio capita un’Averla bruna ad Osoppo, seconda osservazione italiana dopo quella di Mirandola 2003, ma in questo caso (siamo in lockdown) non ci sono le centinaia di birder a vederla come 17 anni prima. Un’altra prima inattesa per l’Italia è la Berta atlantica a Fano.
Il giorno della Sula. Il 31 gennaio facciamo in tempo a lanciare il Giorno della Sula ma già si parla di non poter uscire di casa. Dobbiamo inventarci qualcosa per tenere su il morale. Il progetto sembra assurdo: fare birdwatching dalla propria finestra o balcone o terrazzo. Alcuni si sono spinti anche a farlo dal tetto di casa. Ma la cosa funziona! È per tutti un modo nuovo e per alcuni versi entusiasmante di passare il tempo durante i weekend di lockdown.
Nel 2020 è stato lanciato, in pieno lockdown nel weekend del 14 e 15 marzo, il BWaKMZero con 165 birdwatcher partecipanti e osservazioni riferite a oltre 130 specie. Tra queste spiccano tre specie di aquila (Aquila reale, Aquila minore e Aquila anatraia maggiore) che ovviamente nessuno si sarebbe aspettato di osservare dalla propria finestra, sei di rapaci notturni (Allocco, Assiolo, Barbagianni, Civetta, Gufo comune, Gufo di palude), poi Grifone, Gru, Fenicottero, tre specie di uccelli marini (Berta maggiore, Berta minore, Sula) e poi i primi migratori primaverili di ritorno dall’Africa. Dato il successo, l’iniziativa viene rilanciata anche nei weekend successivi, fino al mese di aprile, con molte sorprese (vedi l’Aquila reale a Milano) e con un accumulo di esperienza per tutti i partecipanti.
La seconda edizione dell’Urban Bird Blitz (in lockdown) ha riservato molte sorprese. Ovviamente tutte da casa. Questa edizione è stata anche estesa ai comuni minori. Una delle (relative) sorprese è che ha vinto Vecchiano. Relativa perché conosciamo Vecchiano per la sua felice posizione geografica, per i risultati del BWaKMZero di casa Quaglierini e per la vittoria nel Big Day in lockdown della squadra pisana. Vecchiano ha dodicimila abitanti, quasi quanti quelli di Codroipo che si fa notare per aver raggiunto le 97 specie, quarta assoluta in classifica. Coidropo è conosciuto da pochi ma è uno dei posti più importanti della provincia di Udine, lambito dal Tagliamento, ricco di risorgive e di ambienti acquatici. E tanto per testimoniare come il Nord Est faccia scuola, ecco il terzo centro, Cividale del Friuli, che con undicimila abitanti arriva a 84 specie. Terza assoluta arriva però Civitavecchia, che di abitanti ne fa 52mila, un numero che la farebbe assurgere giustamente al ruolo di città, ma che rimane all’ombra della vicina Roma, pur godendosi il mare. Rimarchevole un’Aquila reale osservata a Milano città, la prima che si sappia.
In autunno si riesce a organizzare l’evento Swarovski Optik a San Vigilio di Marebbe, secondo protocolli antiCovid.
XMAS Birding. Si promuove un conteggio degli Uccelli a Natale e Capodanno strettamente dalla finestra di casa. Il totale degli osservatori è stato di 77, di cui 61 nei giorni del 1-3 gennaio, soprattutto da Milano, Firenze, Udine, Torino, Venezia, Brescia e Roma. Le specie complessivamente osservate sono state 136. Il partecipante che ha osservato più specie è stato Andrea Ravagnani che può vantare di aver visto da casa anche una specie rara: la “famosa” Aquila imperiale di Manzolino.
2021
In occasione dei 20 anni della fondazione dell’associazione erano in programma eventi sul campo e conferenze, ma il COVID ha scompigliato le carte perché la pandemia continua con restrizioni regionali, a seconda dell’indice Rt. Si deve annullare per evidenti motivi non solo il meeting ma anche il Big Year. Si può uscire di casa ma non dai confini del proprio comune.
A Pasqua 2021, zona rossa in tutt’Italia, EBN Italia ha rilanciato il BWaKMZero, invitando tutti a fare osservazioni dalla propria finestra nelle giornate del 3-4 e 5 aprile.
Nel weekend del 24-25 aprile si è tenuta la terza edizione dell’Urban Bird Blitz, il censimento dell’avifauna nei centri urbani, nel pieno rispetto delle limitazioni anti COVID del DPCM. Le limitazioni agli spostamenti all’interno del proprio Comune in zone arancioni o rosse hanno ridotto la partecipazione di alcune città. Le regole sempre molto semplici: valgono le specie viste o sentite all’interno dei confini comunali di ciascuna città. Hanno aderito le città di Codroipo (UD), Pagnacco (UD), Udine, Torino, Milano, Pisa, Civitavecchia e Napoli: il numero totale delle specie osservate è stato di 169 (158 nel 2019). Vince Pisa con 110 specie, seguita da Milano (101) e Codroipo (91). Le specie più rare sono state: Albanella minore, Astore, Marangone minore, Picchio cenerino, Averla capirossa, Calandrella, Fenicottero, Occhione, Salciaiola, Zafferano.
Il monitoraggio dei siti di Lanario continua tramite il Gruppo Tutela Rapaci e grazie alle donazioni dei nostri soci, del MAN e, da quest’anno, anche degli americani del Bird Conservation Fund. Su un sito di nidificazione che aveva un successo riproduttivo nullo, si installa una telecamera in remoto che mostra l’involo di tre giovani Lanari (merito del controllo remoto?). Purtroppo le notizie non sono sempre favorevoli perché una coppia toscana viene persa per un incidente occorso alla femmina adulta prima della cova. Viene però scoperta una nuova coppia in Italia centrale che fa ben sperare su una flebile ripresa della popolazione.
Si organizzano altri eventi Swarovski Optik: a Cascina Spinola, a San Vigilio di Marebbe e a Bocca di Serchio, riservati a coloro che hanno acquisito (sic) il GreenPass.
Conclusioni
Vent’anni di associazione cosa hanno portato?
Quando è stata fondata EBN Italia abbiamo avuto la lucidità e la lungimiranza di definire con precisione nello statuto i suoi obiettivi. L’articolo 3 recita che “l’associazione è apolitica e non ha finalità di lucro, la sua struttura è democratica. Essa si propone la diffusione dell’attività di osservazione e di riconoscimento in natura degli uccelli (birdwatching), anche nell’intento di acquisire conoscenze utili per la tutela, valorizzazione e protezione della natura, dell’ambiente e dell’avifauna”.
Crediamo che in questi due decenni l’obiettivo sia stato centrato in pieno, dato che le attività che sono state fino a qui riassunte raccontano la passione e la voglia di incontrarsi guardando uccelli congiunta all’intento di proteggerli. Molti dei nostri soci e simpatizzanti hanno un controllo accurato e minuzioso del territorio e si rendono conto delle piccole e grandi trasformazioni che nel tempo restringono gli spazi naturali e minacciano l’avifauna. Ci siamo accorti che l’Aquila di Bonelli stava diventando rara e per primi ci siamo resi conto che non erano le trasformazioni ambientali a minacciarla, come si diceva, ma l’uomo che prelevava pulcini e uova al nido. Ce ne siamo resi conto senza fare studi e monitoraggi specifici. Abbiamo subito convogliato risorse e energie per l’organizzazione di campi di sorveglianza ottenendo un successo clamoroso prima che partisse il progetto LIFE. Da 19 a 55 coppie. Senza abbassare la guardia neanche in lockdown.
E quando stavamo per giungere a una conclusione, un altro fronte si apre: capiamo che è minacciato anche il Lanario. Non sappiamo se la causa principale sia quella umana come per la Bonelli perché la specie hanno biologia differente e soprattutto l’areale è ben più grande della sola Sicilia. Ma qualche indizio che anche qui non c’entrino nulla le trasformazioni ambientali, il cambiamento climatico o la competizione con il Pellegrino sembra emergere.
Siamo dunque nei primi vent’anni di vita associativa, quelli della freschezza e genuinità degli ideali, abbiamo portato avanti una rivista di birdwatching, l’unica stampata in lingua italiana giunta al suo 35° numero, abbiamo una rete capillare di osservatori sul territorio, parliamo di identificazione di uccelli ma non ce ne facciamo solo un vanto “accademico” perché vogliamo contribuire nel nostro piccolo anche alla loro conservazione.
Lo facciamo con i nostri limiti, per quello che possiamo, ma con grande entusiasmo.
E speriamo che questo spirito rimanga tale anche per chi scriverà il resoconto dei prossimi vent’anni, nel 2041!
W EBN Italia! I vent’anni di associazione sono stati celebrati anche con un numero speciale di Quaderni di birdwatching. Se volete, chiedete a office@ebnitalia.it per acquistarne una copia.