Durante la stagione riproduttiva 2022 è continuato l’impegno dei EBN Italia in seno al coordinamento del Gruppo Tutela Rapaci, per il monitoraggio del Lanario (Falco biarmicus feldeggii) in Italia. Il monitoraggio è stato focalizzato al mantenimento degli indici riproduttivi delle coppie territoriali già identificate e seguite nel 2021, particolarmente quelle del Centro Italia, dove la situazione della specie è particolarmente delicata.
Nel 2022 a scala nazionale sono state ritrovate 45 coppie (di cui 32 in Sicilia e 3 in Toscana). Con il contributo anche del Bird Conservation Fund.
Allo scopo di monitorare i siti di Lanario nell’ottica di dissuadere ogni minaccia alla riproduzione, nell’aprile 2021 è stato collaudato un nuovo sistema di videosorveglianza a distanza!
Da quest’anno il Gruppo Tutela Rapaci controlla i nidi anche da remoto con sistemi di ripresa installati a centinaia di metri di distanza dalle pareti di nidificazione. Impatto zero per l’installazione.
A breve vi aggiorniamo con i risultati delle attività! Grazie ad EBN, Lipu e Associazione Mediterranea per la Natura per il sostegno all’acquisto di tutta l’attrezzatura.
Nel 2020, EBN Italia ha continuato il monitoraggio iniziato nel 2019 dei siti di Lanario in Italia, nonostante la situazione di lockdown da Covid-19. Il monitoraggio non è stato esaustivo rispetto a quanto preventivato proprio a causa dell’impossibilità di spostamento tra Regioni nei mesi di marzo e aprile. Sono stati impiegati per pagare i consulenti e i volontari per la sorveglianza dei nidi, le donazioni dei soci EBN Italia.
Il monitoraggio ha coinvolto le Regioni: Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Basilicata e Puglia.
Sono stati controllati :
Emilia Romagna: 1 sito, nidificazione fallita
Marche : 3 siti, 1 coppia con successo riproduttivo, 1 coppia con nidificazione fallita, 1 coppia non riprodotta : 3 juv involati
Toscana : 4 siti, 2 coppie con successo riproduttivo, 1 coppia ha perso le uova, 1 coppia non riprodotta: 8 juv involati
Puglia centrale: 1 coppia con nidificazione fallita
Basilicata : 3 coppie, 1 coppia con successo riproduttivo, 2 non riprodotte: 2 juv involati
Sicilia : 3 coppie monitorate, 2 coppie con successo riproduttivo, 1 non riprodotta: 4 juv involati
A questi dati per completezza vengono citati i siti siciliani monitorati dal LIFE ConRasi, con 60 siti controllati, di cui 29 occupati e con l’involo di 31 juv.
Volendo fornire una visione generale, seppure parziale a causa del #lockdown, sono stati controllati 74 siti (di cui 13 in penisola), 26 coppie con successo riproduttivo e 48 juv involati.
Take at home message: un sito su 3 è vuoto (!) e il tasso di involo è di 1,84 che alla lunga non può mantenere una popolazione stabile.
Abbiamo affidato a biologi e naturalisti professionisti un primo monitoraggio del Lanario in Italia dopo la constatazione di un crollo della popolazione del 50% in 5 anni.
Grazie alle donazioni di molti di voi, dell’iniziativa Runner4Lanner e del contributo dei tedeschi del CABS (Commitee Against Bird Slaughter) che hanno incondizionatamente appoggiato la nostra posizione, il monitoraggio ha coinvolto parte della penisola, segnatamente le regioni Puglia, Basilicata, Campania, Marche e Toscana.
In totale i siti riproduttivi complessivamente monitorati sono stati 54, di cui 19 in penisola e 35 in Sicilia nell’ambito del progetto Occhio alla Bonelli. Si tratta di un monitoraggio parziale ma significativo, visto che rappresenterebbe metà dell’intera popolazione italiana.
Dei 54 siti controllati, solo 21 hanno avuto un successo riproduttivo con 31 giovani involati.
Complessivamente un dato che indica chiaramente un declino.
foto : Angelo Nardo
Nel dettaglio, sappiamo che la specie si è estinta in Campania, è estinta in Lazio da alcuni anni e versa in condizioni drammatiche in Toscana.Della situazione in Emilia, Umbria, Abruzzo e Molise non sappiamo nulla.
In particolare, la Toscana è arrivata a contare solo 3 coppie delle 11 che poteva vantare solo 8 anni fa.E perché?
La notizia è clamorosa: delle 3 coppie che sono state seguite, ben 2 hanno avuto i giovani depredati dal nido e solo quella rimanente ha portato a termine la nidificazione!
Questo indica che le voci sull’impatto della falconeria illegale sul Lanario sono vere e sono state sottostimate, a volte completamente ignorate!
In Puglia, nello specifico nella Murgia, il nostro monitoraggio ha evidenziato la presenza di una nuovo insediamento di coppia in un sito dato per perso, che per ora rappresenta il più settentrionale nell’area in esame. A completare il quadro pugliese, manca peraltro monitoraggio dell’area pedegarganica. In Basilicata, dei 5 siti controllati, uno è risultato disertato.
Due siti sono a rischio perché esposti e facilmente violabili.
Nelle Marche, sono stati controllati 6 siti noti ma solo 2 sono risultati occupati con 3 giovani involati. La ricerca verrà estesa alle aree viciniori il prossimo anno.
In Sicilia, 35 siti sono stati seguiti dal Gruppo Tutela Rapaci, durante il progetto Occhio alla Bonelli; due terzi di quelli presunti. Di questi 35 siti solo 13 sono risultati occupati e 10 sono state le coppie che hanno portato a termine la riproduzione.
La ricerca seppure effettuata con fondi ridotti e grazie alle donazioni, traccia una strada, assolutamente da seguire nei prossimi anni.
Non serve solo il monitoraggio della riproduzione ma anche una protezione attiva dei siti.
EBN Italia si adopererà per organizzare in accordo con altre associazioni, le opportune misure di contrasto all’illegalità.
In Sicilia, è notizia di questo luglio 2019, di altre e nuove evidenze dell’esistenza di una rete organizzata di bracconieri dediti al prelievo dei giovani dal nido per poi rivenderli. Si ringrazia inoltre il progetto LIFE ConRasi
VIDEO su youtube: decine di Lanari detenuti in cattività dopo essere stati presi dai nidi in Nord Africa