Recenti studi hanno dimostrato che gli insetticidi sistemici neonicotinoidi (chimicamente derivati dalla nicotina) hanno potenti effetti negativi sugli insetti e diverse specie di invertebrati. Un messaggio di allarme era stato già dato nel 2013 con il bando parziale, di 2 anni, da parte dell´UE di due insetticidi neonicotinoidi che causavano la cosiddetta "malattia da spopolamento degli alveari".
Gli insetti peraltro costituiscono una parte sostanziale della dieta di molte specie di uccelli durante la stagione riproduttiva.
Sulla prestigiosa rivista Nature (maggio 2014) un gruppo olandese ha analizzato se l´insetticida neonicotinoide più diffuso, l´ imidacloprid, avesse un impatto negativo sulle popolazioni di uccelli insettivori.
A concentrazioni di imidacloprid di più di 20 nanogrammi per litro delle acque superficiali, le popolazioni di uccelli tendevano a diminuire del 3,5 % in media all´anno. Ulteriori analisi hanno rivelato che questo modello spaziale di declino è apparso solo dopo l´introduzione di imidacloprid nei Paesi Bassi, a metà degli anni 90.
I risultati suggeriscono che l´impatto dei neonicotinoidi sull´ambiente naturale è ancora più consistente di quanto recentemente riportato e ricorda gli effetti di insetticidi persistenti in passato come il DDT. La futura legislazione dovrebbe tener conto dei potenziali effetti a cascata di neonicotinoidi sugli ecosistemi.
L´imidacloprid è commercializzato in Italia sotto forma di insetticida come spray, saponi, per la lotta agli insetti nell´orto, nel prato e sulle colture. In alcuni casi viene aggiunto al terriccio.Il principale produttore è la società Bayer Corporation che commercializza i prodotti contenenti l´imidacloprid sotto il marchio Merit, Admire, Premise, Pre-Empt e Advantage.